Giunto alla quarta edizione, il festival “Città in note. La musica dei luoghi” torna dal 22 al 27 maggio ad animare la primavera di Cuneo
con oltre 30 appuntamenti in 6 giorni di programmazione che abiteranno i
più suggestivi luoghi della città mettendone in luce, attraverso la
musica, il grande valore storico e culturale. Una proposta che spazierà
dalla musica classica al pop, dalla world music all’elettronica, dal
jazz alla contemporanea, con eventi site specific che porranno i
linguaggi della musica in relazione allo spazio permettendo, così, di
scoprire il grande patrimonio architettonico e paesaggistico del
capoluogo della provincia Granda.
La rassegna, ideata e promossa da Fondazione Artea con Comune di Cuneo, e la direzione artistica di Claudio Carboni coadiuvato da Carlo Maver, quest’anno conquista nuovi spazi verdi cittadini con il progetto “Note di Verde” realizzato in collaborazione con Società Orticola del Piemonte - Festival del Verde. Si rafforza, inoltre, il coinvolgimento con le scuole e le istituzioni musicali del territorio - Conservatorio
Ghedini di Cuneo, Academia Montis Regalis, Scuola di Alto
Perfezionamento Musicale di Saluzzo, IIS Bianchi – Virginio, Insieme
Musica, Progetto Har e Voice Art Academy - che con la loro
proposta culturale di alta qualità troveranno in “Città in note” un
palcoscenico ideale per presentare il meglio dei giovani talenti della
musica del futuro.
Non mancheranno poi due fiori all’occhiello
dell’attività concertistica della Città di Cuneo: l’Orchestra sinfonica Bartolomeo Bruni e, per la prima volta, la Società Corale Città di Cuneo.
IL PROGRAMMA
Tre gli highlights, protagonisti di altrettanti concerti al Teatro Toselli. Mercoledì 22 maggio, alle 21, ad aprire “Città in note” sarà Noemi, presenza magnetica dalla voce unica e graffiante, che trasporterà il pubblico in un recital intimo ed emozionante. La straordinaria cantautrice romana, che unisce grinta e sensibilità interpretativa, porterà sul palco, in versione inedita al pianoforte, le canzoni che l’hanno resa una delle voci italiana più amate di sempre.
Giovedì 23 maggio, alle 21, Nada, accompagnata dal talentuoso chitarrista della scuola jazz-blues senese Andrea Mucciarelli alla chitarra, proporrà un viaggio nella musica d’autore italiana. Lo spettacolo comprende brani come “Il porto di Livorno” di Piero Ciampi, la popolare “Ma che freddo fa”, grandi successi come “Amore disperato”, “Ti stringerò” e classici della tradizione popolare come “Maremma”, fino alle canzoni di oggi “Luna in Piena” e “Senza un perché”. Il concerto di Nada sarà aperto dagli studenti dei corsi di Pop e Jazz del Conservatorio G.F. Ghedini di Cuneo, coordinati dal Maestro Paolo Franciscone.
Sabato 25 maggio, alle 21, il trio Boriso-Glebsky, Tchaidze, Rummukainen, composto da musicisti giovani e di alto profilo internazionale, eseguirà musiche di F. Schubert, J. Suk e A. Dvořák. Un concerto di grande pathos che apre con il Trio n.2 per pianoforte violino e violoncello di Schubert, una composizione che esprime appieno la grandezza del genio, tra i più esclusivamente musicali dei maestri attivi a ridosso del periodo romantico, prosegue con le note malinconiche e drammatiche dell’Elegia, op.23 di Suk e si conclude con il “Dumky” trio di Dvořák, una forma musicale nostalgica e intimistica, inframmezzata a sezioni serene e più leggere, caratterizzate da temi eroici, gioiosi, di danza.
Il complesso monumentale di San Francesco, che comprende l’ex convento e l’annessa chiesa ed è classificato come monumento nazionale e rara testimonianza architettonica di epoca medievale in città, sarà come negli anni passati luogo di eccezione per sperimentazioni visual e crocevia di vari generi musicali da tutto il mondo.
Mercoledì 22 maggio, alle 22.45 Andrew Quinn, video-artist e musicista australiano che ha curato gli effetti digitali di film quali “The Matrix”, “Tomb Raider”, “Nirvana” e “Vajont”, e che ora si occupa di visual generativi “sound reactive” per la musica, sarà protagonista insieme al METS, il Dipartimento di Musica Elettronica del Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo, di una performance immersiva de La création du monde di Bernard Parmegiani, capolavoro acusmatico del 1984 nel quale il celebre compositore francese ripercorre la storia dell’universo, dal Big Bang fino alla comparsa della vita e dell’uomo. La rappresentazione conclude un percorso didattico di vari mesi condotto dai docenti METS e culminato con una masterclass tenuta da Quinn a studenti e studentesse del Ghedini.
San Francesco diventerà anche, nei giorni del Festival, il luogo per una micro rassegna nel programma generale intitolata EFFETTO NOT(T)E per 3 suggestivi concerti notturni. Si inizia giovedì 23 maggio, alle 23, con Edmondo Romano. Polifiatista e compositore portatore di una ricerca musicale sperimentale, folk, etnica, world, minimalista e fuori dall’ ordinario, Edmondo Romano perfeziona l’uso degli strumenti studiandoli nelle loro naturali diverse culture ed espressioni. In scena un concerto che guida lo spettatore in un viaggio nel mondo della musica tradizionale, attraverso il suono dei differenti strumenti a fiato provenienti da Turchia, Norvegia, Irlanda, Grecia, Israele, Italia, Francia, Spagna, India e contaminazioni musicali contemporanee. Venerdì 24 maggio, alle 21.30, Nataša Mirković, voce e percussioni e Michel Godard, serpentone e basso elettrico, uniscono la musica italiana del XVI e XVII secolo con la musica tradizionale della Bosnia, della Macedonia, del Kosovo e della Croazia, dialogando con le loro improvvisazioni e composizioni originali. Un gioco tra antico e moderno capace di incantare l’ascoltatore.
Sabato 25 maggio, alle 22.45, il talentuoso polistrumentista Kalifa Kone, membro dell’Orchestra Nazionale del Mali come batterista e turnista di fama internazionale, accompagnerà il pubblico nell’ultimo e terzo viaggio notturno alla scoperta di altre culture e suoni.
Novità 2024 gli appuntamenti “Città in note” in collaborazione con Società Orticola del Piemonte nell’ambito di “NOTE DI VERDE”, progetto spin-off del Festival del Verde di Torino che invita a vivere nuove esperienze in musica e non solo alla scoperta di parchi, giardini e cortili, pubblici e privati, di Cuneo.
Venerdì 24 maggio, alle 17.30, nel cortile dell’ex Asilo Bono, in un piccolo spazio con alberi secolari nel cuore del centro storico di Cuneo, si esibirà l’Orchestra Scuola APM di Saluzzo con un repertorio classico. Prima e dopo il concerto sarà possibile visitare liberamente il cortile e la redazione del giornale locale La Guida.
Domenica 26 maggio, alle 10.30 presso la Casa del Fiume del Parco Fluviale, la Scuola APM di Saluzzo si esibirà in “Per piccole orecchie”, un concerto interattivo dedicato alla primissima infanzia che nasce dall’incontro di musicisti professionisti e operatori musicali specializzati nella “Metodologia Musica in Culla”. Alle 11 e alle 12, in due repliche, sempre nell’area del Parco Fluviale presso il percorso f’Orma, imperdibile lo spettacolo di teatro musicale “Il Mototrabasso” di e con Luigi Lullo Mosso. Il Mototrabbasso è uno stravagante strumento-veicolo frutto dell’unione tra un contrabbasso ed una motocicletta, che permette di viaggiare spostandosi tra una canzone e l’altra. Il suo pilota, quasi “condannato” al movimento, ci racconta un viaggio nell’universo della musica raccontando storie e personaggi sotto forma di suoni: dal canto del cammelliere berbero alla composizione dodecafonica tedesca, dal blues del Mississippi alla chanson esistenzialista francese, dal son al forrò passando per il rap e il jazz, dando vita ad una galleria di personaggi che cantando in gramelot ci raccontano la loro musica in viaggio. Nel pomeriggio, alle 15.30 si prosegue al Parco Fluviale Gesso Stura, nell’anfiteatro naturale del giardino della Casa del Fiume, con “Musica in giardino” un grande concerto che riunirà gli alunni delle Scuole di Musica per restituire alla cittadinanza alcuni dei lavori sviluppati con i docenti durante l’anno. Particolare suggestione curatoriale, condivisa con i partecipanti, è stata quella di pensare a proposte musicali che fossero legate al tema dell’ambiente, dei giardini, della sostenibilità ambientale o che comunque potessero in qualche modo veicolare messaggi positivi in questo senso. Suoneranno Progetto Har con “Orchestra di Flauti”, Insieme musica con “Progetto acustico”, Voice Art Academy con “Voci dal Mondo” e il Liceo Artistico e Musicale Ego Bianchi con il trittico Quartetto sax, Orchestra Popolare e Rock band.
Sabato 25 maggio alle 11.30, nella Chiesa di Santa Croce, l’Orchestra Sinfonica Bartolomeo Bruni, celebra il Maestro Giovanni Mosca, suo infaticabile animatore e direttore per oltre mezzo secolo, in occasione dei 100 anni dalla nascita, proponendo un programma con musiche di W.A. Mozart e G. Puccini. A seguire, brevi cenni storici sulla chiesa a cura dei volontari della Confraternita, per scoprire l’incredibile gioiello di architettura barocca nel cuore del centro di Cuneo.
Sempre sabato 25, alle 16 e alle 17.30, in due repliche, la via maestra di Cuneo, via Roma, sarà il palcoscenico della MEFISTO BRASS Street Band che proporrà un repertorio originale, sviluppato con un metodo compositivo collettivo basato sull’improvvisazione. La band, composta esclusivamente da fiati e percussioni, riformula le sonorità tipiche della musica elettronica. Il concerto è previsto in replica il giorno seguente, sempre in via Roma, ma alle 12.
Nella serata di sabato, alle 18 e alle 20, in due repliche, in piazza Seminario presso il Mercato Coperto, il Coro della Società Corale della Città di Cuneo, diretta dal Maestro Giuseppe Cappotto, proporrà Trilo un concerto che, attraverso l’esecuzione di una ventina di canti popolari, disegna un percorso ideale che dalla Grecia attraversa tutta l’Europa, fino all’Islanda, esplorando i Balcani e le Repubbliche baltiche, la Scandinavia e le isole Britanniche, con brani di respiro diverso, tra ninna-nanne, canti di lavoro e di festa, danze e canti di commiato. Alle 19, nel cortile della Biblioteca Civica il quintetto composto da Dan Kinzelman, sassofono, Beatrice Miniaci, flauto, Ludovico Franco, tromba e live electronics, Nicola Traversa, chitarra e voce e Nicolò Masetto, contrabbasso proporrà “Six Memos for the Next Millennium” una performance ispirata alle “Lezioni Americane” di Italo Calvino. Nuova produzione il cui processo di creazione è iniziato lo scorso anno, in occasione del centenario dalla nascita dello scrittore italiano: i musicisti hanno reinterpretato, trasponendo in suoni, i sei capitoli che formano il saggio. Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità e Coerenza sono i valori che, per Calvino, deve avere la letteratura del ventunesimo secolo e che il linguaggio improvvisativo dell’ensemble fa propri.
Il Festival, oltre a spettacoli e concerti, proporrà anche workshop e incontri paralleli con alcuni dei suoi protagonisti e con altri musicisti e critici in un’ottica formativa e di scambio culturale.
Primo tra tutti, mercoledì 22 maggio, alle 18, presso la Sala Michele Ferrero di Casa Betania, sede Confindustria Cuneo, il talk – nell’ambito del progetto di audience engagement e audience development rivolto alle scuole superiori di Cuneo The Youth Factor – che vedrà Noemi confrontarsi con il pubblico sul suo “percorso di rinascita e metamorfosi”. La cantautrice romana racconterà la sua “rivoluzione”, personale e artistica, nata da un’esigenza di cambiamento. Un percorso di autodefinizione, che l’ha portata ad avere una maggiore consapevolezza di sé, e a impegnarsi nel porre l’accento su diverse azioni di empowerment, che la rendono fonte di ispirazione e figura di riferimento per le nuove generazioni. L’incontro sarà moderato da Margherita Devalle.
Sabato 25 maggio, alle 10.30, nella Sala Giovanni Mosca del Conservatorio Ghedini di Cuneo, studenti e musicisti avranno la possibilità di partecipare alla lezione aperta del talentuoso trio Nikita Boriso-Glebsky (violino), Georgy Tchaidze (pianoforte), Senja Rummukainen (violoncello) che sarà protagonista del concerto serale al Teatro Toselli, con cui intraprenderanno un processo interpretativo e strumentale sulle note di F. Schubert, J. Suk e A. Dvořák.
Lunedì 27 maggio, alle 15 presso la Sala Mosca del Conservatorio G.F. Ghedini si svolgerà un incontro aperto alla cittadinanza per comprendere meglio cosa sia il diritto d’autore e la tutela per l’attività autoriale con gli esperti Claudio Buja, presidente di Universal Music Publishing Ricordi e Claudio Carboni, direttore artistico di “Città in note”. Un’occasione unica, soprattutto per gli addetti ai lavori, per approfondire uno dei temi più in evoluzione del mondo della musica.
Alle 16.30 presso la Sala San Giovanni di via Roma 4, un incontro di formazione dedicato ai docenti della Scuola Primaria e dell’Infanzia a cura di Scuola APM di Saluzzo approfondirà i temi dell’educazione musicale nelle scuole tra metodologie, pedagogia e attività esperienziali.
Infine, alle 20.30 presso il Palazzo dello Sport – PALA UBI BANCA, il Maestro Giovanni Bietti, compositore, pianista, musicologo e uno dei migliori divulgatori musicali italiani, guiderà il pubblico alla comprensione delle altisonanti quanto potenti note dei Carmina Burana: la composizione musicale corale e orchestrale composta da Carl Orff tra il 1935 e il 1936.
La rassegna “Città in note” si concluderà al Palazzetto dello Sport proprio con l’esecuzione dei Carmina Burana dell’Orchestra e del Coro del Conservatorio Ghedini di Cuneo, diretti rispettivamente dal Prof. Presutti e dal Prof. Peiretti. Si tratta di una cantata scenica strutturata in un prologo, cinque parti e un finale, basata su 24 componimenti poetici di una raccolta medievale omonima, opera di goliardi e clerici vagantes e riscoperta a inizio Ottocento nel monastero di Benediktbeuern (in latino Bura Sancti Benedicti, da cui deriva il nome dei componimenti). Partecipano, inoltre, la Corale Polifonica “Il Castello” di Rivoli, diretta da Massimo Peiretti; il Coro della Società Corale della Città di Cuneo, diretta dal Prof. Giuseppe Cappotto; il Coro Polifonico di Boves, diretto dal Prof. Flavio Becchis e il Gruppo Corale “I Polifonici del Marchesato”, diretto da Enrico Miolano.
«“Città in note” è un evento prezioso, ormai un classico del calendario annuale che segna il passaggio verso la tarda primavera e, per questa edizione, rafforza la presenza degli spazi verdi tra i luoghi in cui portare valore attraverso la musica – dichiara Cristina Clerico, assessora alla Cultura del Comune di Cuneo –. Come sempre, potremo vivere stili ed espressioni artistiche differenti, dal locale ai nomi internazionali, unendo il noto alla scoperta. L’invito non può che essere a esplorare il programma lasciandoci afferrare dalla curiosità di scoprire, attraverso la sua energia, la nostra città».
«Siamo entusiasti di presentare la quarta edizione di “Città in note”. Sarà una nuova esperienza totalizzante all’insegna della musica e dell’arte, che coinvolgerà il pubblico in oltre 30 appuntamenti con protagonisti più di 350 artisti, in 6 giorni di concerti, talk, performance site specific e workshop alla scoperta della bellezza dei luoghi di Cuneo – prosegue Davide De Luca, direttore della Fondazione Artea –. Novità 2024 il programma “Note di Verde”, realizzato con Società Orticola del Piemonte, progetto spin-off del “Festival del Verde” di Torino con l’intento di costruire un percorso dedicato alla scoperta e valorizzazione dei giardini e parchi pubblici e privati della città».
«Attorno al tema “musica e immagine”, già cardine del progetto di formazione dedicato ai giovani The Youth Factor, è stato costruito il programma di “Città in note” 2024 riflettendo sulla capacità degli artisti della musica di dare vita a paesaggi emozionali che rievocano immagini e mondi interiori, spesso utilizzando anche il medium scenografico e visual per accompagnare lo spettatore in esperienze profonde e partecipate – spiegano Claudio Carboni e Carlo Maver, rispettivamente direttore artistico e co-direttore della rassegna. I luoghi del patrimonio culturale di Cuneo saranno i protagonisti indiscussi del festival insieme ad artiste e artisti che si sono ispirati proprio all’architettura degli spazi, alla loro destinazione di oggi e di un tempo, e ai valori che questi veicolano per ricreare una sorta di colonna sonora in grado di guidare il pubblico in paesaggi naturali e urbani straordinari, sia dal punto di vista culturale che acustico».