Sabato 21 settembre, dalle 16 alle 19.30, all’auditorium Varco a Cuneo, si svolgerà “FU.CO l’alveare che non cera” con esperti di AI, robotica, antropologia, meteorologia, cambiamenti climatici e di “futuri”
“FU.CO l’alveare che non cera non è solo un evento, ma è un viaggio verso il futuro – spiega Cristian Ranallo, presidente associazione Great Innova-. L’edizione di quest’anno sarà infatti un’occasione per scoprire le nuove frontiere dell’innovazione, del marketing e dell’intelligenza artificiale e per capire come queste tecnologie possono cambiare il nostro mondo. Il tema di quest’anno è “FUturo e Collaborazione”: riguarderà nello specifico la co-creazione tra uomo e tecnologie, verso l’esplorazione di possibili scenari futuri di collaborazione”.
Dopo i saluti istituzionali, il festival entrerà nel vivo alle 16.15: con “La meteorologia incontra la cocreazione”, Nikos Chiodetto, meteorologo e divulgatore scientifico, inviterà a riflettere sulla profonda connessione tra il clima e il nostro futuro. Alle 16.45 Diego Gosmar, chief AI officer specializzato in Intelligenza Artificiale, interverrà su “Iperconvergenza: etica e AI” spiegando come la tecnologia possa essere integrata in modo responsabile nella nostra società. Alle 17.15 sarà il turno di Giulia Belgiovine, ricercatrice in bioingegneria e robotica: con “Robot cognitivi e interazione umana” mostrerà come le sue ricerche all’avanguardia possano trasformare le interazioni quotidiane con la tecnologia, rendendole più intuitive ed efficaci. Dalle 17.55 Luca Baraldi, antropologo, relazionerà su “Uomini e robot, un futuro da co-progettare”. Alle 18.25 spazio a Roberto Paura, presidente Istituto Italiano per i Futuri,co-fondatore dell’associazione dei Futuristi Italiani e direttore della rivista “Futuri”, alla scoperta delle grandi trasformazioni che ci attendono a partire dal suo intervento su “Anticipare il mondo di domani”. L’evento sarà moderato da Nicoletta Prandi, giornalista e appassionata di tecnologia digitale. La giornata terminerà con l’apericena di networking accompagnato da una performance musicale & light show by Ghetto Boogie.
“Nei sistemi biologici così come in quelli sociali, la collaborazione tra tutti gli elementi per la vita della comunità è fondamentale – aggiunge Ranallo -. La società contemporanea, iperconnessa ma spesso spaesata di fronte a legami sociali sfilacciati e indeboliti, ha la necessità-dovere di indagare valore e potenzialità dell’integrazione tra persone (e tra persone e tecnologia) per la realizzazione del futuro. I processi di co-creazione e leadership innovativa allargano la nostra visione sui sistemi complessi e ci permettono di fare un esercizio d’immaginazione: quali lavori e quale società avremo fra 30-50 anni? Il ‘future thinking’ serve non soltanto a proiettarci nel futuro, ma ci trasmette gli strumenti per realizzarlo. Alla luce di queste rapide riflessioni, Fu.Co. incentra la propria attenzione sull’importanza per le comunità di conoscere e praticare i processi di collaborazione e co-creazione (in una parola, della partecipazione) nell’ottica di costruzione condivisa del futuro”.