Al via il 7 ottobre la nuova stagione del teatro Toselli con il pianista serbo Ivo Pogorelich, artista geniale scoperto da Martha Argerich che dopo un periodo lontano dalle scene è tornato alla ribalta con concerti indimenticabili. Quella di Cuneo sarà una delle quattro date italiane del suo nuovo, attesissimo tour.
Sarà una stagione ricchissima, con grandi produzioni e compagnie all’avanguardia nella ricerca di nuovi stili ed espressioni artistiche. Artisti affermati affiancheranno attori giovani ma già pluripremiati, in Italia e in Europa. Sarà possibile rivivere le emozioni date dai grandi classici e vedere all’opera autori e registi tra i più promettenti della scena teatrale italiana e non solo.
La prevendita degli abbonamenti è prevista a partire da venerdì 21 settembre. (in allegato un file contenente informazioni sulle le modalità di acquisto)
TEATRO TOSELLI
STAGIONE DI PROSA MUSICA DANZA
2018| 2019
dom 7.10.2018
IVO POGORELICH (musica)
recital per pianoforte solo
Eccezionale l’occasione di assistere a un concerto di uno dei più talentuosi pianisti della scena mondiale. Nato a Belgrado nel 1958, è recentemente tornato sotto i riflettori dopo una lunga rarefazione delle sue apparizioni. Divenuto improvvisamente famoso nel 1980 in seguito all’eliminazione dal concorso Chopin di Varsavia, esclusione che provocò scompiglio e la reazione sdegnata della giurata Martha Argerich che se ne andò sbattendo la porta, il maestro serbo ha suonato negli Stati Uniti, Canada, Europa, Australia, Giappone e Cina, America Latina e Israele con i più grandi direttori e le più prestigiose orchestre del mondo. Si è dedicato anche al sostegno della carriera artistica dei giovani musicisti e alla promozione della cultura musicale.
mer 31.10.2018
AFFARE VIVALDI (fuori abbonamento)
concerto reading
con Luigi Lo Cascio
e Orchestra Modo Antiquo
AIDASTUDIO
Lo spettacolo è dedicato all’opera di Vivaldi ispirandosi al testo L’affare Vivaldi di Federico Maria Sardelli (Sellerio), vincitore del premio Comisso 2015 per la narrativa. Luigi Lo Cascio riscrive e interpreta il testo di questo leggibilissimo libro raccontando l’itinerario attraverso i secoli, dei manoscritti di Vivaldi, di come hanno rischiato di scomparire, e di come sono stati ritrovati e da chi. Tra musiche inedite del giovane Vivaldi magistralmente eseguite dall’orchestra Modo antiquo, la lettura si muove con grande agilità e sicurezza dando l’opportunità di seguire, sia sul piano musicale, sia sul piano musicologico, l’affascinante percorso di un enorme patrimonio che ha rischiato di andare perduto.
dom 4.11.2018
ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI
di Carlo Goldoni
con Natalino Balasso, Fabrizio Contri, Marta Cortellazzo Wiel, Michele Di Mauro, Lucio De Francesco, Denis Fasolo, Elisabetta Mazzullo, Ivan Zerbinati
e cast in via di definizione
regia Valerio Binasco
TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE con il sostegno di Fondazione CRT
Un gioioso ritorno alle origini del teatro italiano e alla sua grande tradizione comica, affidato a una coppia inedita di attori, Balasso e Di Mauro, e a un ensemble di interpreti che rispondono perfettamente alle caratteristiche della compagnia dell’arte. Una festa teatrale che celebra la potenza del teatro e la poesia di Carlo Goldoni, e mette in mostra i talenti di chi sale ogni sera sul palcoscenico.
mer 28.11.2018
PHOEBUSKARTELL
di e con Gabriele Genovese, Giancarlo Latìna, Michele Mariniello, Marco Rizzo, Matteo Vignati, Alfonso De Vreese
soggetto e regia Michele Segreto
assistente alla regia Ettore Oldi
disegno luci Mauro Faccioli
movimenti scenici Sara Drago, Roberta di Matteo
musiche originali da Kurt Weill e Hanns Eisler, arrangiamento brani Fabio Roveroni, Matteo Vignat
SERVOMUTO TEATRO - vincitore Premio In box 2018
Nel dicembre 1924 a Ginevra i principali produttori di lampadine si riuniscono per spartirsi il controllo di produzione e vendita. Oltre a uniformare gli standard produttivi, stabiliscono di ridurre la vita utile delle lampadine. L’accordo prende il nome di Cartello Phoebus ed è il primo cartello economico su scala globale, da cui deriva anche il fenomeno dell’obsolescenza programmata. A partire da questo evento storico, alternando momenti comici e di riflessione, lo spettacolo gioca con le dinamiche sociali, politiche e di mercato di ieri e di oggi.
mar 4.12.2018
PESADILLA
con Nicola Cisternino, Piergiorgio Milano
concept, regia e coreografia Piergiorgio Milano
assistenti alla drammaturgia Elsa Dourdet, Florent Hamon
creazione luci Simone Fini, creazione audio Florent Hamon, Piergiorgio Milano
regia suono e luci Luca Carbone
PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE ESTELLE SAINTAGNE PIERGIORGIO MILANO
Un uomo perso nei suoi sogni, nel fallimento costante dei suoi tentativi di restare sveglio. Una vittima eroica che la quotidianità narcolettica fa scivolare verso un universo assurdo. La volontà ferma e il suo inesorabile fallire genera empatia e humor nero, specchio di una società sul filo di una crisi di nervi in un limbo sospeso tra insonnia, sonnambulismo e narcolessia. Il soggetto in scena subisce un’overdose di immagini violente e di accelerazioni del tempo in contrasto con i nostri ritmi interiori.
All’incrocio tra il burlesque e il bizzarro Pesadilla associa humour e malinconia raccontando la fragilità di un uomo diviso tra un sogno a occhi aperti e una vita a occhi chiusi.
ven 7.12.2018
CONCERTO SINFONICO (musica)
W.A. Mozart, C. Debussy, F. Mendelssohn
Yuri Guccione - Flauto
Claudia Lucia Lamanna - Arpa
Claudio Morbo - direzione
Associazione Orchestra Bartolomeo Bruni
Fondata nel 1953 e diretta per mezzo secolo dal M° Giovanni Mosca, l’orchestra Bartolomeo Bruni ha un vasto repertorio sinfonico, lirico ed operistico, con aperture ai moderni generi della musica da film, della canzone d’autore e del jazz.
mar 11.12.2018
IL CASTELLO DI VOGELOD
Viaggio musicale nella pellicola di Murnau tra parole e immagini
voce e live electronics Claudio Santamaria
colonna sonora e sonorizzazione live Marlene Kuntz
regia di Fabrizio Arcuri
NUOVO TEATRO DIRETTA DA MARCO BALSAMO
Davanti a un capolavoro del cinema muto si resta ammaliati dal rigore delle immagini e dalla capacità del cinema puro di investigare gli sguardi e le azioni. Tratto dal romanzo omonimo di Rudolf Stratz, il film ha il potere di far credere allo spettatore che il confine fra il sospetto e la sicurezza non sia netto e che qualcosa o qualcuno sia sempre in grado di confonderli. Alla regia del film si sovrappone una regia teatrale che aumenta la tensione grazie alla colonna sonora dei Marlene Kuntz, gruppo rock noto per la sensibilità e la ricercatezza delle sonorità, e infine grazie alla voce e all'interpretazione di Claudio Santamaria, narratore della vicenda ma anche attore che agisce sulla scena.
mar 18.12.2018
GEPPETTO E GEPPETTO (contemporaneo)
scritto e diretto da Tindaro Granata
con Alessia Bellotto, Angelo Di Genio, Tindaro Granata, Carlo Guasconi, Paolo Li Volsi, Lucia Rea, Roberta Rosignoli
TEATRO STABILE DI GENOVA, FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI, PROXIMA RES
La storia racconta di Tony e Luca. Si amano, sono una coppia, sono una famiglia felice. Tony vuole diventare padre, Luca vuole aspettare. Si decidono. Volano in Canada e, come Geppetto, il primo papà single della storia di tutte le storie, "fabbricano", "creano" Matteo, il loro figlio. Matteo cresce con amore, ma molti anni dopo accusa il padre Luca, rimasto vedovo con tutte le conseguenze del caso, di averlo fatto crescere in una famiglia “non normale”. I due si scontrano al punto da lasciarsi l’uno alla solitudine dell’altro. Lo spettacolo racconta la difficoltà di essere figli di gay, ma anche di essere padri di figli “normali”. Un testo scritto grazie alla collaborazione di persone incontrate per strada, nei bar, in stazione e sul treno raccogliendo i loro pensieri, dubbi, certezze, stereotipi, paure.
ven 28.12.2018
LA RICORDANZA (musica)
Arie da camera di Vincenzo Bellini
Maxim Mironov - tenore
Richard Barker - pianoforte
Illiria Productions
Concerto-racconto ideato dal tenore Maxim Mironov che attraverso le arie da camera di Vincenzo Bellini narra la vita del compositore, indaga su intimi aspetti biografici: i primi anni in Sicilia; gli studi a Napoli; i primi successi operistici; le amicizie illustri con Chopin, Rossini, Donizetti, Pepoli, Pasta; le
rivalità, i trionfi e le sconfitte; i suoi amori e la morte, prematura e misteriosa, a Parigi all’età di soli trentatré anni. Il cantante, in abiti d’epoca e accompagnato da uno strumento del primo
‘800, ricrea le atmosfere dei salotti, veri palcoscenici della vita del compositore.
ven 4.01.2019
Il MAESTRO E MARGHERITA
di Michail Bulgakov
riscrittura Letizia Russo
regia Andrea Baracco
con Michele Riondino nel ruolo di Woland
con Francesco Bonomo, Federica Rosellini
e con (in o.a.) Giordano Agrusta, Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Michele Nani, Alessandro Pezzali, Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe, Oskar Winiarski
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta, luci Simone De Angelis, musiche originali Giacomo Vezzani
TEATRO STABILE DELL’UMBRIA - con il contributo speciale della Brunello Cucinelli Spa
Nella versione teatrale le tre linee narrative del romanzo di Bulkagov (l'irruzione a Mosca del Diavolo e dei suoi aiutanti, la tormentata storia d'amore tra il Maestro e Margherita, la vicenda umana del governatore di Palestina, Ponzio Pilato) saranno lette e restituite attraverso un meccanismo di moltiplicazione dei registri e dei ruoli, in un racconto complesso e tragicomico come la vita.
mer 16.01.2019
CHURCHILL
di Carlo G. Gabardini
con Giuseppe Battiston
e con Maria Roveran
regia di Paola Rota
NUOVO TEATRO DIRETTA DA MARCO BALSAMO
È possibile che un uomo da solo riesca a cambiare il mondo? Cosa lo rende capace di cambiare il corso della storia, di intervenire sul fluire degli eventi modificandoli? Cosa gli permette di non impantanarsi nella poderosa macchina del potere e della politica, di non soccombere agli ingranaggi? La capacità di leggere la realtà? Il contesto? Il coraggio? La forza intellettuale?
Queste domande ci guidano nell’interesse per un uomo non qualunque, un uomo, un politico che è un’icona, quasi una maschera: Winston Churchill, indagato e portato in scena da Giuseppe Battiston.
mar 29.01.2019
DON CHISCIOTTE
adattamento di Francesco Niccolini, liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra
drammaturgia di Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer e Francesco Niccolini
con Alessio Boni, Serra Yilmaz e con Marcello Prayer
regia di Alessio Boni, Roberto Aldorasi e Marcello Prayer
NUOVO TEATRO DIRETTA DA MARCO BALSAMO
“Chi è pazzo? Chi è normale? Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. La follia che ti permette di sospendere il senso del limite: quel so che dobbiamo morireche spoglia di senso il quotidiano, ma che ci rende umani. L'animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L'uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto. Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l'ha reso immortale.” A.Boni
dom 3.02.2019
SORRY, BOYS
Dialoghi su un patto segreto per 12 teste mozze
di e con Marta Cuscuna
Progettazione e realizzazione teste mozze: Paola Villani
Assistenza alla regia Marco Rogante
Disegno luci Claudio “Poldo” Parrino
Disegno del suono Alessandro Sdrigotti
Animazioni grafiche Andrea Pizzalis
CO-PRODUZIONE CENTRALE FIES | con il contributo finanziario di Provincia Autonoma di Trento, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo | con il sostegno di Operaestate Festival, Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Comune di San Vito al Tagliamento Assessorato ai beni e alle attività culturali, Ente Regionale Teatrale del Friuli-Venezia Giulia
Nel nero della scena, due schiere di teste mozze. Appese. Da una parte gli adulti: i genitori, il preside, l'infermiera della scuola. Dall'altra i giovani maschi, i padri adolescenti. Sono tutti appesi come trofei di caccia, tutti inchiodati con le spalle al muro da una vicenda che li ha trovati impreparati. Potranno sforzarsi di capire le ragioni di un patto di maternità tra adolescenti, ma resteranno sempre con le spalle al muro. Sorry, Boys è liberamente ispirato a fatti realmente accaduti a Gloucester, Massachusetts dove contestualmente a questo patto tra adolescenti nasce un movimento maschile contro la violenza sulle donne.
sab 9.2.2019
T.R.E. in concerto (musica)
Alessandro Giachero – pianoforte
Stefano Risso – contrabbasso
Marco Zanoli – batteria
Gruppo Studio Musica Popolare
Tre forti personalità musicali si incontrano nel 2003 con l’idea di creare e cercare un suono compatto e un linguaggio personale all’interno di una delle formazioni più stimolanti, il trio. Il nome deriva dalla volontà di far coesistere in questo gruppo la parte razionale della musica, e quindi l’aspetto compositivo, con la parte eccentrica e più “irrazionale”, cioè l’improvvisazione estemporanea.
sab 16.02.2019
LA BISBETICA DOMATA
di William Shakespeare, adattamento e traduzione Angela Demattè
regia Andrea Chiodi
con Angelo Di Genio, Ugo Fiore, Tindaro Granata, Igor Horvat, Christian La Rosa, Walter Rizzuto, Rocco Schira e Massimiliano Zampetti
LUGANOINSCENA IN COPRODUZIONE CON LAC LUGANO ARTE E CULTURA, TEATRO CARCANO, CENTRO D’ARTE CONTEMPORANEA DI MILANO
Una commedia tutta da ridere, fatta di atrocità e strani rapporti, amore e interesse, finzione e travestimento. Un cast di primi attori giovani e pluripremiati si muove in un’atmosfera onirica e in questa versione di una delle opere più controverse di Shakespeare porta il pubblico a riflettere sull’enorme potere della parola attraverso cui Petruccio seduce e sottomette Caterina, una donna indomabile.
sab 2.3.2019
L’ABISSO (contemporaneo)
di e con Davide Enia
musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri
tratto da Appunti per un naufragio (Sellerio Editore)
ACCADEMIA PERDUTA- ROMAGNA TEATRI- TEATRO DI ROMA TEATRO NAZIONALE- TEATRO BIONDO DI PALERMO
“Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più. Io ero senza parole. La Storia ci accadeva davanti, la Storia che si studia nei libri e che riempie i film e i documentari. Ho trascorso molto tempo sull’isola per provare a costruire un dialogo con i testimoni diretti: i pescatori e il personale della Guardia Costiera, i residenti e i medici, i volontari e i sommozzatori. Rispetto al materiale che avevo precedentemente studiato, in quello che stavo reperendo di persona c’era una netta differenza: durante i nostri incontri si parlava in dialetto. Si nominavano i sentimenti e le angosce, le speranze e i traumi secondo la lingua della culla, usandone suoni e simboli. In più, ero in grado di comprendere i silenzi tra le sillabe, il vuoto improvviso che frantumava la frase consegnando il senso a una oltranza indicibile. In questa assenza di parole, in fondo, ci sono cresciuto. Nel Sud, lo sguardo e il gesto sono narrativi e, in Sicilia, «‘a megghiu parola è chìdda ca ‘un si dice», la miglior parola è quella che non si pronuncia. Ne L’abisso si usano i linguaggi propri del teatro (il gesto, il canto, il cunto) per affrontare il mosaico di questo tempo presente.” Davide Enia
mer 6.3.2018
COUS COUS KLAN (contemporaneo)
drammaturgia di Gabriele Di Luca
regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
con Angela Ciaburri, Alessandro Federico, Pier Luigi Pasino, Beatrice Schiros, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
in coproduzione con Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Eliseo
In tutto il mondo l’acqua è stata privatizzata. Ormai da dieci anni, fiumi, laghi e sorgenti sono sorvegliati dalle guardie armate del governo, che non permettono a nessuno di avvicinarsi alle fonti idriche. Il divario tra ricchi e poveri è allarmante e mentre i primi vivono all’interno delle cosi dette recinzioni, ovvero città recintate da filo spinato e sorvegliate da telecamere di sicurezza, i secondi tentano di sopravvivere al di fuori di esse lottando ogni giorno contro la mancanza di cibo e di acqua.
In un parcheggio abbandonato e degradato dietro a un cimitero periferico, sorge una micro comunità di senzatetto, tra precarietà esistenziale e riscatto esistenziale.
gio 14.03.2019
LA MIA BATTAGLIA
di Elio Germano e Chiara Lagani
diretto e interpretato da Elio Germano
aiuto regia Rachele Minelli
disegno luci Alessandro Barbieri | scene e costumi Katia Titolo | video Giovanni Illuminati
INFINITO SRL con il sostegno di artisti 7607
«Che il nostro appello si diffonda a ogni individuo che vogliamo avvicinare a noi: il passato è stato illuminato da una nuova e millenaria generazione di Italiani!» Un attore, o forse un comico, ipnotizzatore non dichiarato, durante uno spettacolo di intrattenimento manipola gli spettatori in un crescendo di autocompiacimento, anche verbale, fino a giungere a una drammatica imprevedibile svolta. Portatore di un muto volere collettivo, l’artista da figura autorevole si farà a poco a poco sempre più autoritario, evocando lo spettro di un estremismo di ritorno travestito da semplice buon senso. Appellandosi alla necessità di resuscitare una società agonizzante, tra istanze ecologiste, nazionaliste, socialiste, planetarie e solitarie, mutuali e solidali, tra aneddoti e proclami, tra appelli appassionanti e affondi lirici, trascinerà l’uditorio in un crescendo pirotecnico fino a condurlo a una terribile conseguenza finale.
sab 23.3.2019
GIOIE E DOLORI NELLA VITA DELLE GIRAFFE
di Tiago Rodrigues
con Carolina Cangini, Dany Greggio, Jacopo Trebbi
traduzione Vincenzo Arsillo
scene e regia di Teodoro Bonci del Bene
disegno luci, video e audio Matteo Rubagotti
costumi Cristina Carbone
scenografo realizzatore Rinaldo Rinaldi, scenografi collaboratori Lucia Bramati e Ludovica Sitti
direzione tecnica Robert John Resteghini
EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
Gioie e dolori nella vita delle giraffe è una favola straniata e straniante sui contrasti, le disarmonie e gli opposti che caratterizzano la nostra sfuggente realtà. «Chi è Giraffa, cosa fa Giraffa, la protagonista? È una bambina di nove anni» racconta Vincenzo Arsillo, traduttore del testo, «troppo alta per la sua età, che deve svolgere un compito: fare una ricerca sulle giraffe. E in questa ricerca, attraverso questa ricerca, inizia un vagabondaggio nella Lisbona di oggi, e di sempre e di mai, dove ogni incontro è un indizio e una complicazione, una rivelazione e un disincanto, una ferita e una risata.
lun 1.4.2019
LA MORTE E LA FANCIULLA
regia e coreografia Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
con Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas, Claudia Rossi Valli
Musiche F. Schubert, La morte e la fanciulla titolo originale Der Tod und das Mädchen
luci Andrea Gentili, video Jump cut
organizzazione Dalia Macii
amministrazione e ufficio stampa Francesca Leonelli
COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI
con il sostegno di MiBACT Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo
Provincia autonoma di Trento- Servizio Attività Culturali
Comune di Rovereto, Assessorato alla Cultura
Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
Vincitore Premio Danza&Danza 2017 come miglior produzione italiana dell'anno
In scena tre differenti "capolavori".
Uno musicale: il quartetto in re minore La morte e la fanciulla di Franz Schubert. Uno fisico: l'essere umano nell'eccellenza delle sue dinamiche. Uno spirituale-filosofico: il mistero della fine e il suo continuo sguardo su di noi. Il pensiero torna a posarsi sull’umano e ciò che lo definisce: la vita e la morte; l’inizio e la fine sono i miracoli della nostra esistenza, così come l'impermanenza dell’essere con le sue forme continuamente mutanti. Questo transitare da una forma all'altra, ha a che fare con l'arte coreutica che è a sua volta un balenare di immagini che appaiono e scompaiono continuamente. Un esempio di scrittura musicale che aspira all’infinito e accompagna l’ascoltatore oltre un’idea razionale, verso l’ignoto e il trascendente. Presenza di nudo integrale in scena.
gio 11.4.2019
SEMPRE DOMENICA (contemporaneo)
con Federico Cianciaruso, Fabio De Stefano, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero
regia Clara Sancricca
CONTROCANTO COLLETTIVO
Vincitore In-Box 2017
Sempre domenica è un lavoro sul lavoro. È un lavoro sul tempo, l’energia e i sogni che il lavoro quotidianamente mangia, consuma, sottrae. Sul palco sei attori su sei sedie, che tessono insieme una trama di storie, che aprono squarci di esistenze incrociate. Sono vite affaccendate nei quotidiani affanni, vite che si arrovellano e intanto si consumano, che a tratti si ribellano eppure poi si arrendono, perché in questo carosello di moti e fallimenti è il lavoro a suonare la melodia più forte, quella dell’ineluttabile, dell’inevitabile, del così è sempre stato e del sempre così sarà.