14/05/23

Leonardo da Vinci a Cuneo



 Lo scorso giovedì 11 Maggio presso il prestigioso  Salone  d'onore  del  Comune  di  Cuneo, è stato dato il via alla mostra “L'anima e il volto. I segreti dei ritratti di Leonardo da Vinci”, un evento dedicato al genio del Rinascimento italiano.

L’esposizione  è  organizzata a  Cuneo,  presso  Palazzo  Samone,  da Piemonte Musei e BeLocal in collaborazione con l’Associazione Insieme e con l’Ordine dei  Cavalieri  delle  Langhe,  realizzata  con  il contributo di Studio Leonardo,  con il  sostegno  della  Fondazione  Cassa  di  Risparmio  di  Cuneo  e della Cassa di Risparmio di Savigliano, con il patrocinio del Comune di Cuneo, della  Provincia  di  Cuneo, della Regione  Piemonte,  di  Confcommercio  e Confindustria Cuneo.

« Con  questa  nuova  iniziativa  consolidiamo  il  forte  legame  con  il  territorio  di Cuneo » il commento di Georges Mikhael, fondatore e presidente di Be Local« La  mostra  di  Fissore  a  Savigliano  lo  scorso  anno,  quella  del  Caravaggio appena conclusasi ad Alba, ora il nuovo progetto su Leonardo. In un anno già tre iniziative di alto profilo, con grande partecipazione di pubblico e grande successo  dal punto  di vista  dell’immagine  complessiva  del  territorio.  

Un risultato di cui  siamo  molto  orgogliosi  perché - come  Be  Local - crediamo fortemente  nel  valore  che  la  cultura  ha  come  volano  di  crescita  dei  sistemi territoriali. BeLocal  è  infatti  è  un’associazione  no  profit  fondata  per promuovere  un modello di   sviluppo basato   sulla   valorizzazione  delle eccellenze locali e sulla   promozione della  sostenibilità  in tutte le sue declinazioni: sociale, ambientale, economica. Un modello che mira a costruire un sistema capace di affiancare al meglio le realtà pubbliche e private che puntano sulla cultura come strumento insostituibile di crescita. 

Produrre cultura per noi vuol dire creare valore sociale ed economico, significa dare visibilità e sostanza  ai progetti  che  arricchiscono  la comunità  per cui  sono  stati immaginati. Ma la cultura,  la  bellezza  per  essere sostenibili  vanno anche sostenute. Ringrazio quanti, istituzioni pubbliche ed imprese private, ci hanno affiancato in questa nuova iniziativa. Come Be Local abbiamo voluto investire nella mostra  convinti che l’arte e la creatività, legati alla cultura d’impresasiano  un  esempio  perfetto  del  connubio pubblico e privato  a  favore  del territorio ».

A fare gli onori di casa durante l'inaugurazione il presidente dell' Associazione Insieme, Marcello Cavallo, che ha introdotto i prestigiosi ospiti. Primo saluto da parte  della  sindaca  di  Cuneo, Patrizia  Manassero:  « Questo  è  un  momento fecondo per quanto riguarda le iniziative cittadine – ha evidenziato la sindaca, presente assieme agli assessori Cristina Clerico, Alessandro Spedale e  Andrea Girard - : grazie ad un lavoro in rete riusciamo a promuovere eventi culturali di prestigio che sanno però solleticare l'interesse generale. L'evento dedicato a Leonardo  sarà  occasione  di  avere  nuovi  approfondimenti  sulla  sua  figura, anche  attraverso   nuove  tecnologie e nuove  impostazioni   che   possano favorire  un approccio diverso alla storia dell'arte».



Cuneo attenta, effervescente, ormai incanalata verso un preciso obiettivo di fare  bene,  attraverso   la   cultura.   «Guardiamo   con   estrema   attenzione all'offerta  artistico - culturale  del  territorio – ha puntualizzato  Enrico  Collidàvicepresidente della Fondazione CRC - e siamo molto soddisfatti di quello che sta accadendo in questo momento. È iniziato un percorso nuovo, improntato sull'elevata  qualità: dopo  lo  straordinario  successo  della  mostra  su  Tiziano, Tintoretto e Veronese l'evento su Leonardo ne è la conferma ».

Ed   è   proprio   grazie   alla   qualità   che   la   mostra   può   rappresentare   un interessante catalizzatore in un settore in forte ascesa, quello del turismo: «Nel 2022  – ha evidenziato  Mauro Bernardi, presidente dell'ATL del Cuneese – si sono registrate 142 milioni di presenze nell'ambito del turismo legato alla cultura. Nel Cuneese,  questa     strada     può     benissimo    affiancarsi   all'outdoor e all'enogastronomia   andando   a   rappresentare   uno   strumento   in   più   di scoperta e valorizzazione del territorio. Con mostre di questo tenore offriamo un turismo culturale di altissimo livello, in una città che diventa sempre più a misura di turista ». Attorno a Leonardo si muove dunque il “sistema” cuneese: « Cuneo è un  luogo  importante  per  la  collaborazione  a  vari  livelli  tra  enti pubblici e privati – ha sottolineato sulla stessa lunghezza d'onda Andrea Vero in rappresentanza dell'Ordine dei Cavalieri delle Langhe - :  stiamo cercando di “fondere” questi territori, e da queste sinergie emergeranno frutti significativi ».

Proprio nell'ottica di “fare squadra” capitalizzando al massimo esperienze e valori sul territorio e le sue proposte, attorno alla mostra su Leonardo oltre ad una  sinergia  con  l'aeroporto  di  Levaldigi  ci  saranno  anche  altre  interessanti novità che verranno svelate col tempo, con collaborazioni importanti con altri eventi cuneesi di grande richiamo, come la “Fausto Coppi” e l'Illuminata. Al Rondò dei Talenti , poi, verranno realizzati dei laboratori con il coinvolgimento dello Studio Leonardo di Centallo, « proposte – ha svelato Silvia Allochis – che mireranno  a  sviluppare  percorsi  sui  talenti  e  sulla  creatività ».  Grazie  ad  un 

accordo tra gli organizzatori e l'Associ azione ristoratori e albergatori, infine,  gli esercizi  commerciali  convenzionati  offriranno  ai  loro  clienti  delle  particolari scontistiche.

Il percorso della mostra A  presentare  le  peculiarità  dell'esposizione  di  Palazzo  Samone  il  curatore,  il professor Nicola  Barbatelli ,  scopritore  della  cosiddetta  “Tavola  Lucana”, un’opera che rappresenta il pezzo pregiato della mostra cuneese. « Si tratta di una mostra dal carattere decisamente divulgativo – ha evidenziato Barbatelli - ,  che ha l'ambizione di trasmettere un messaggio generale sulla genialità di Leonardo,  con  un  focus  sulla  sua  vita  artistica,  sulle  sue  invenzioni.  La  parte multimediale  è  orientata  ad  un  pubblico  più  giovane  e  meno  abituato  alla conoscenza  del  mondo  di  Leonardo,  narrato  con  strumenti  efficaci  per  la comprensione generale ».

L'esposizione si sviluppa sui due piani di Palazzo Samone: attraverso tecnologie immersive, proiezioni, tavoli interattivi, ricostruzioni tridimensionali e olografiche il  visitatore  sarà  coinvolto  in  un'esperienza  di  conoscenza  e  partecipazione emotiva  nel  mondo  rinascimentale  e  nel  genio  dell'artista.  Riproduzioni  di macchinari   ed   automi,   capolavori   senza   tempo   come   il   Cenacolo,   la Gioconda, la Belle Ferronière resi tangibili dall'interazione con la tecnologia, e soprattutto il “volto”, la reale fisionomia di Leonardo che emerge dal confronto tra i più noti ritratti del maestro toscano (il Profilo del Melzi, l’Autoritratto a sanguigna,  il  Platone,  il  Ritratto  di  Leonardo  agli  Uffizi  ricavato  dalla  Tavola Lucana)  sono  al  centro  di  una  scena  ricca  di  spunti  di  approfondimento  e riflessione. A concludere il percorso, proprio la “Tavola Lucana”, che attende il visitatore avviluppata da  un alone di mistero ed incertezza, con alle spalle una storia affascinante ed intrigante.



La Tavola Lucana

Nell'ultima  sala,  infatti,  il  visitatore  si  trova  al  cospetto  del  volto  fiero,  con sguardo  penetrante,  di  Leonardo  da  Vinci.  Che  si  tratti  effettivamente  del maestro è ormai assodato: l'opera è probabilmente il manufatto più studiato degli ultimi tempi, è stato oggetto di micro - prelievi e indagini al carbonio 14; uno studio delle Università di Chieti e Tallin ha permesso la realizzazione di un plastico  in  3D  della  Tavola  Lucana,  e  corrisponde  esattamente  alle  fattezze risultanti dal Profilo di Melzi, di cui v'è certezza si trattasse di Leonardo.​

Il  ritratto  fu  scoperto  da  Nicola  Barbatelli  nel  2008.  « Una  scoperta  del  tutto casuale – spiega il curatore della mostra cuneese - :  ero stato coinvolto in uno studio di dipinti di un pittore napoletano del Seicento: al termine della visita mi fu offerta la visione della tavola. Immaginai inizialmente che si trattasse di un falso di Leonardo realizzato nell'Ottocento, ma con la rimozione delle vernici apposte  negli  anni  successivi  alla  realizzazione  è venuta  fuori  un'opera  del tutto diversa.  Il ritratto è stato affidato alle università, che ne hanno studiato l'orientamento cronologico e la datazione. Che sia un autoritratto di Leonardo, realizzato dallo stesso maestro, è ancor oggi fonte di controversi e e polemiche: alcuni studiosi hanno comunque avanzato la proposta attributiva. Ma il vero valore  del  dipinto  è  rappresentato  dal  ritrovamento  del  “vero  volto  di Leonardo”, argomento, questo, non in discussione ». Sul dipinto inoltre è stata rinvenuta una chiara impronta digitale, che ha mostrato piena compatibilità con quella ritrovata sulla Dama con l'ermellino, attribuita a Leonardo.

Ulteriori curiosità: «L'opera – evidenzia ancora il professor Barbatelli – è stata realizzata con la tecnica della tempera su tavola senza un disegno preparatorio. L'artista lo ha realizzato di getto. Curioso anche l'assemblaggio della tavola:   due   elementi  orizzontali  trapezoidali   si  innestano   con   altri elementi rettangolari, in un incastro che evitava che la struttura si imbarcasse: lo  ritroviamo  identico  nel  Codice  atlantico.  La  tavola  apparteneva  ad  una famiglia  di  mezzadri  lucani,  ed  era  stata  registrata  della collezione  Ruffo  di Baranello  a  Napoli,  famiglia che  aveva  feudi in  Basilicata. Inizialmente  mi fu presentata  come ritratto di Galileo,  e  mi  fu  riferito  che  con  quella  tavola – ricoperta  di  una  superficie  di  plastica – venivano  portate  le  vivande  nei campi ».

Orari di visita e prenotazioni

La mostra “L'anima e il volto. I segreti dei ritratti di Leonardo da Vinci” – che può  inoltre  contare   su   un   laboratorio   dedicato   ai  più   piccoli - apre ufficialmente  al pubblico venerdì  12  maggio e  rimarrà  visitabile fino al  17 settembre. Orari: aperto tutti i giorni escluso il mercoledì, con orario continuato 11.30 - 19.30 . Domenica 14 maggio, in occasione della Festa della Mamma, il biglietto sarà a metà prezzo per tutte le mamme. Per informazioni: Piemonte Musei, 334.3484004; info@piemontemusei.it. Per prenotazioni di visiteguidate: Consorzio Conitours, 0171.696206; info@cuneoalps.it. Eventuali  prevendite disponibili sul circuito Ticketone.