06/09/23

Stagione Toselli 2023/24


Si è svolta questo pomeriggio nel Salone d’Onore di Palazzo Comunale la presentazione ufficiale della stagione teatrale 2023/24, programmata come di consueto grazie alla proficua collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura e la Fondazione Piemonte dal Vivo.

Più spettacoli, all’insegna di un’armoniosa fusione fra contemporaneità e classicità. Un rinnovato impegno che rende il teatro un polo vitale per il tessuto culturale della città, per trasmettere emozioni, promuovere la riflessione e ispirare il dialogo. Un cartellone costruito per soddisfare le esigenze e gli interessi di pubblici diversi con commedie classiche ed opere teatrali moderne ma anche danza e circo contemporaneo.

La stagione prende il via il 17 ottobre con lo spettacolo L’uomo più crudele del mondo, scritto da Davide Sacco - drammaturgo e regista dotato di una visione particolarmente acuta e sensibile – ed interpretato da Lino Guanciale e Francesco Montanari.

«Una nuova stagione si apre sul palco del nostro amato Teatro Toselli. All'ormai consueta commistione tra classico e contemporaneo, quest'anno si unisce un'evidente ispirazione letteraria. – dichiarano la Sindaca Patrizia Manassero e l’Assessora alla Cultura Cristina Clerico - Due compleanni importanti caratterizzano infatti la vita culturale della nostra città e non possono non segnare il cartellone teatrale: i 220 anni di attività della Biblioteca civica e le venticinque edizioni di Scrittorincittà. Non sono le uniche ricorrenze ad attraversare la Stagione. Il 14 novembre 2023, la Città ricorderà, con uno spettacolo fuori cartellone e nel centenario dalla nascita, Nello Streri, storico assessore alla cultura cittadina, cui si deve molto della "nostra" passione per il teatro. E così, tutta la rassegna parla di quel teatro che Streri amava e che ci ha insegnato ad apprezzare: colto, raffinato e al contempo accessibile».

A partire da quest’anno la Fondazione Piemonte dal vivo si impegna per rendere il teatro sempre più inclusivo ed accessibile e in quest’ottica sostiene il progetto Teatro No Limits, promosso e realizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì in collaborazione con l’Associazione Incontri Internazionali Diego Fabbri APS e con il Dipartimento Interpretazione e Traduzione – DIT – Università di Bologna Campus di Forlì.  

L’iniziativa porta l’audiodescrizione a teatro e consente al pubblico non vedente e ipovedente di assistere pienamente agli spettacoli, rendendo “visibili” scene, costumi, cambi luce, movimenti degli attori e ogni altro elemento silenzioso della messa in scena, abbattendo la barriera del buio. Per la stagione 2023/2024 sono tre gli spettacoli del Teatro Toselli che saranno audiodescritti: Le nostre anime di notte (in programma il 1 novembre 2023), Amore (il 12 marzo 2024 ) e Bello! (l’11 aprile 2024).

Sarà possibile acquistare gli abbonamenti a partire da mercoledì 4 ottobre (in teatro oppure on line sul sito del comune), mentre i singoli biglietti saranno disponibili a partire  dal 6 ottobre.

È previsto un carnet rivolto ai giovani under 29 ad un prezzo speciale in vendita in teatro dal 5 ottobre. 


Programma 


La stagione si apre il 17 ottobre con lo spettacolo L’uomo più crudele del mondo, scritto da Davide Sacco - drammaturgo e regista dotato di una visione particolarmente acuta e sensibile – ed interpretato da Lino Guanciale e Francesco Montanari. L’uomo più crudele del mondo prova a indagare i labirinti malsani della mente, il confine tra il bene e il male, spingendo a una profonda riflessione sulla natura umana.


Mercoledì 1 novembre, partendo dalla letteratura e precisamente dall’omonimo e intenso romanzo di Kent Haruf, Le nostre anime di notte narra la storia dolce e coraggiosa di un uomo e una donna che, in età avanzata, si innamorano e riescono a condividere vita, sogni e speranze: diretti da Serena Sinigaglia, sono Lella Costa ed Elia Schilton a incarnare la poesia di questa storia con la luce e il garbo che richiede.


Lunedì 13 novembre è il momento della drammaturgia contemporanea britannica con la versione italiana di una delle pièce più acclamate della compagnia Forced Entertainment: Tomorrow’s Parties. Lo spettacolo, tradotto nella sua versione italiana da Roberto Castello, fotografa le speranze e le paure di un’intera epoca: sul palco un uomo ed una donna avanzano ipotesi sul futuro che attende il genere umano.


Il 24 novembre Giuliana Musso - tra le maggiori esponenti del teatro di narrazione e d’indagine – è sul palco con il suo ultimo lavoro Dentro. Una storia vera, se volete per indagare i temi degli abusi familiari e della loro censura.


Il 17 dicembre, diretta da Serena Sinigaglia, Lucia Mascino, nei panni di una psicoterapeuta, è sul palco con Il Sen(n)o per affrontare la relazione tra una donna e il suo corpo e su quanto l’esposizione precoce alla sessualizzazione incida sulla nostra cultura.


L’11 gennaio, Sotterraneo, il gruppo di ricerca teatrale nato a Firenze nel 2005, arriva al Toselli con lo spettacolo L’angelo della storia, vincitore nel 2022 del Premio Ubu per il migliore spettacolo teatrale.  Sul palco fatti e pensieri lontani fra loro ma uniti da una tela di narrazioni, credenze, miti e ideologie che secondo lo storico Yuval Noah Harari compongono la materia stessa di cui è fatta la Storia. La compagnia racconta questi episodi mettendoli in risonanza col presente, componendo una personale mappa del paradosso fatta di microstorie, istanti sospesi, momenti fatali di persone illustri o sconosciute.


Il 21 gennaio, Elena Lietti è co-protagonista con Pietro Micci del successo del drammaturgo britannico Nick Payne: Costellazioni. Un dramma applaudito nei teatri londinesi e a Broadway, sulla relazione di coppia letta da una prospettiva originale.


Interpretato da Fabio Troiano arriva al Toselli (25 gennaio) Il dio bambino, scritto da Giorgio Gaber, un testo che a trent’anni di distanza mantiene una incredibile forza e attualità. La regia di Giorgio Gallione, prezioso motore di una rinnovata vita scenica del teatro di Gaber, valorizza l’attualità e l’empatia di questo testo, trovando un perfetto connubio con l’interpretazione di Fabio Troiano.


Il 2 febbraio, sul palco Giancarlo Commare, Violante Placido, Ninni Bruschetta sono i protagonisti del nuovo adattamento del romanzo di George Orwell, 1984. Al talento degli interpreti si affianca una scenografia imponente firmata da Alessandro Chiti, che si avvale di videoproiezioni, telecamere a circuito chiuso ed effetti speciali per un’esperienza teatrale pronta a lasciare il pubblico senza fiato.


L’11 febbraio La Ferocia è lo spettacolo che il collettivo teatrale VicoQuartoMazzini – Premio Hystrio 2021 come migliore compagnia emergente – porta sul palcoscenico,  tratto dall’omonimo romanzo che nel 2015 è valso il Premio Strega a Nicola Lagioia: la morte misteriosa di una giovane donna ritrovata nuda ai piedi di un autosilo scuote il microcosmo borghese e provinciale nel quale vive la sua famiglia, ma questo racconto domestico, in realtà, è la lente per esplorare le sorti del nostro Paese dal dopoguerra ad oggi.


Solo quando lavoro sono felice è una riflessione sul lavoro, sulla vocazione, sui soldi, sul capitalismo, sul tempo di vita e il tempo di lavoro, sui pranzi di lavoro con se stessi, sulla disperazione. Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa autori ed interpreti di questo spettacolo, che ha ricevuto una menzione speciale al bando Forever Young 21-22, portano sul palco un tema urgente con un linguaggio capace di coinvolgere generazioni differenti.


Il 28 febbraio, Darwin inconsolabile (un pezzo per anime in pena) è il nuovo spettacolo scritto da Lucia Calamaro che torna ad esplorare, con la consueta ironica profondità, l’animo umano di fronte alle relazioni, agli affetti, al dolore e all’esperienza del lutto. Una storia in cui riconoscere le nostre nevrosi, i nostri stili di vita frenetici e disumanizzanti, raccontata con fulminante ironia e grande empatia, sempre senza giudizio.


Il 5 marzo arriva a Cuneo una delle produzioni più attese di questa stagione La locandiera, prodotta dal Teatro Stabile dell’Umbria, rivista da un maestro della scena contemporanea come Antonio Latella che porta sul palco Sonia Bergamasco nei panni di Mirandolina, trasformata in una sorta di eroina capace di sconfiggere l’universo maschile, sbarazzandosi in un sol colpo di un cavaliere, di un conte e di un marchese. 


Pippo del Bono torna sul palco del Toselli il 12 marzo con Amore, un viaggio musicale e lirico sulle corde dell’anima che vibrano al minimo colpo della vita, accompagnato dalle note del fado, per riempire di poesia, musica e verità la parola amore, che non è solo un sentimento ma uno stato dell’anima.


Il 26 marzo, nell’ambito della rassegna diffusa di danza contemporanea We Speak Dance, arriva lo spettacolo In Girum imus nocte et consumimur igni (andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco) uno spettacolo che si muove tra micro narrazioni a cavallo fra cinema, danza e teatro di Roberto Castello.


La ragazza sul divano, in scena il 5 aprile, vede la protagonista Pamela Villoresi condividere la scena con Giovanna Mezzogiorno, Michele Di Mauro, Giordana Faggiano e lo stesso Binasco ed ha il suo fulcro narrativo in una donna di mezza età, intenta a dipingere il ritratto di una ragazza seduta su un divano. Valerio Binasco è riconosciuto come il principale interprete italiano di Jon Fosse, scrittore e drammaturgo norvegese.


Il cartellone multidisciplinare si arricchisce quest’anno con uno spettacolo di circo contemporaneo. Bello! riunisce sul palco sei virtuosi artisti di circo di diversa provenienza e un attore per interrogare la relatività delle forme storiche della bellezza. Il regista Francesco Sgrò crea uno spettacolo dove acrobati ed attori rompono le convenzioni fisiche e mentali sulla bellezza, oltrepassando gli stereotipi e i propri limiti in un movimento scenico collettivo e continuo.


Il 18 aprile Aldo Morto parte dalla vicenda del tragico sequestro e uccisione di Aldo Moro, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana. Il drammaturgo, regista e attore Daniele Timpano si confronta nello spettacolo con l’impatto che questo evento ha prodotto nell’immaginario collettivo.


Il 21 aprile chiude la densa stagione di Cuneo, un testo magistrale, di ampio respiro e imperfetto com’è l’essere umano alla ricerca del suo diritto di esistere: L’arte della commedia manifesto del teatro di Eduardo De Filippo adattato, diretto e interpretato da Fausto Russo Alesi,  racconta le battaglie di De Filippo per le sorti del Teatro, parallele alle fatiche personali e senza aiuti delle Istituzioni, un racconto del rapporto contradditorio tra lo Stato e il “Teatro” e sul ruolo dell’arte e degli artisti nella nostra società.