16/11/25

La domenica di Scrittorincittà 2025

 


Con oggi volge al termine la rassegna di scrittorincittà, che anceh quest'anno ha visto una folta partecipazione di pubblico. Oggi si inizia risvegliando mente e corpo, mescolando meditazione e narrazione con Erica Monti, insegnante di Kundalini e Yin, e Federico Taddia, scrittore e contaminatore culturale (Rondò dei Talenti, ore 9).
 
Alle 10,30 al Centro incontri ci sarà la presentazione di Rendiconti Cuneo 2025. Chi lo dice che Cuneo è una “città morta”? Che non succede mai nulla? Rendiconti, Cuneo 2025 (Nerosubianco) è curato dalla Biblioteca civica. Un almanacco cuneese che sorprende, stupisce, talvolta incanta. Un altro modo, inedito, di guardare la città. Per riscoprirla. Stefania Chiavero, Dora Damiano, Piero Dadone, Fabio Daziano e Roberto Martelli intervisteranno i protagonisti di tante esperienze che, insieme, raccontano un anno della nostra città.
 
Moltissime le storie che verranno raccontate o ascoltate nel corso della giornata: anche quest’anno scrittorincittà ospita la piattaforma Bitta.Blue: lo spazio virtuale per storyteller dove si gioca a narrare (Rondò dei Talenti, ore 11). Erin Doom, con i suoi Racconti perduti invita i lettori a immergersi nelle atmosfere dell’universo del Fabbricante di lacrime e degli altri romanzi (Auditorium Foro Boario, ore 16,30). Laura Imai Messina, autrice e insegnante di italiano presso alcune tra le più prestigiose università di Tokyo, con il suo ultimo romanzo Le parole della pioggia dà vita a una favola urbana che affonda le radici nel cuore delle leggende giapponesi (Cinema Monviso, ore 14,30). Cristina Caboni torna con un romanzo di speranza e rinascita, La rotta delle stelle (Auditorium Foro Boario, ore 14,30). Oscar Farinetti sarà presente con La regola del silenzio, dove il protagonista ritrova la propria voce interiore dopo aver perso la parola (Centro incontri, ore 18,30). Tra gli ospiti internazionali, sarà presente il francese Jean-Baptiste Del Amo, il cui ultimo romanzo La notte devastata è un impeccabile omaggio al genere horror, attraverso cui l’autore esplora i sogni e le disillusioni di una generazione (Auditorium Foro Boario, ore 18,30). È atteso anche Simon Mason che con Il caso Poppy Clark mette in scena una nuova indagine ambientata a Oxford. In dialogo con Marco Malvaldi, con Piomba libera tutti, il pubblico avrà modo di ascoltare due voci diverse che si confrontano su ironia e mistero, unite dal gusto per la narrazione (Centro incontri, ore 18,30).

Enzo Iacchetti, in 25 minuti di felicità, racconta la sua storia, rivelando con ironia e sincerità la propria vita d’artista, dagli inizi al Derby fino alla televisione, restituendo il ritratto di un uomo che non smette di cercare allegria e giustizia (Cinema Monviso, ore 18,30). Roberto Baravalle, con Duilio Del Prete, il cavaliere ardente, ricostruisce la vicenda di un protagonista irregolare della cultura italiana, attraversando teatro, cinema e musica, e riflettendo sul valore dell’impegno artistico come eredità viva (Museo Casa Galimberti, ore 18).
 
Il legame tra parola e suono emergerà in più appuntamenti. Pier Mario Giovannone presenta Storia allegra di un uomo triste, auto-antologia che ripercorre trent’anni di poesia e musica. Partendo da una toccante sezione del libro si ricorderà il cantautore Gianmaria Testa, con cui Giovannone ha collaborato (Open Baladin, ore 15). Alberto Gedda, con Musica da fotocamera, trasforma le immagini in ritmo, raccontando le grandi stagioni della canzone italiana anche attraverso musica dal vivo (Open Baladin, ore 11). L’EstOvest Festival propone un doppio incontro dedicato al dialogo tra musica e letteratura, con un omaggio a Luciano Berio, Italo Calvino e Umberto Eco (Biblioteca 0-18, ore 11 e ore 16,30). Mimmi Maselli esce dal suo seguitissimo podcast per raccontarci il rock dal vivo: un viaggio ironico e contagioso nella storia della musica con il signor Rockteller (Open Baladin, ore 17,30).
 
La società contemporanea viene indagata in molti dei suoi aspetti. Leonardo Mendolicchio (Centro incontri, ore 16,30), chiamando in causa la psicoanalisi, svolge una vera e propria indagine sull’amore attraverso categorie nuove, smontando stereotipi e venendo a patti con contraddizioni, vulnerabilità, fantasmi. Giulia Blasi, con La felicità è un atto politico, invita a considerare la felicità come gesto collettivo e strumento di resistenza civile (Cinema Monviso, ore 16,30). Alessandra Minello, in Senza figli, riflette sulla denatalità italiana come questione culturale, di libertà e trasformazione dei modelli di vita (Centro incontri, ore 14,30). Simone Alliva, autore di Caccia all’omo, denuncia la violenza e la discriminazione contro la comunità LGBTQ+, richiamando alla responsabilità di costruire un orizzonte più ampio di diritti e rispetto (CDT, ore 14,30).

Don Luigi Ciotti, nel suo appello Lettera sul razzismo agli adulti di domani, si rivolge direttamente ai giovani, parlando loro di empatia e cittadinanza, opponendo accoglienza alla paura del diverso (Centro incontri, ore 11, adatto a tutti dagli 11 anni in su). Restando in tema, il Concorso Lingua Madre, rinnova la collaborazione con scrittorincittà con un incontro dedicato alle vincitrici della XX edizione Loranda Domi e Nancy Jissel Solis Realpe, i cui testi sono pubblicati nell’antologia Lingua Madre Duemilaventicinque. Racconti di donne non più straniere in Italia (Casa Galimberti, ore 15). Veronica Repetti, con Il giro del mondo in 80 lingue, un testo che unisce rigore scientifico e leggerezza narrativa, completa il quadro con una celebrazione della diversità linguistica come ricchezza e dialogo tra culture (CDT, ore 18,30).
 
A scrittorincittà si viaggia con i libri: Matteo Meschiari, in Terre che non sono la mia, propone una “controgeografia” fatta di mappe alternative e sguardi altri, dove la terra diventa anche immaginazione e memoria (Confindustria, ore 16,30); Manfredi Roesler Franz con il suo libro Lascio tutto e riparto da me narra un viaggio che è anche interiore, in cui una crisi personale si trasforma in un cammino di libertà tra montagne e desiderio di rinascita (Open Baladin, ore 9,30); La Sicilia dei sapori segreti, è il testo con cui Giusi Battaglia accompagna il pubblico in un viaggio sensoriale tra cibo, borghi e tradizioni, mostrando la cucina come geografia sentimentale (CDT, ore 16,30).
 
Nel corso della giornata ci sarà poi modo di spaziare tra vari temi, come lo sport, con Andrea Schiavon intervistato sui contenuti del suo ultimo libro Prima di vincere. Quello che ci insegna la nuova atletica italiana (Rondò dei Talenti, ore 15), e l’arte, con Claudio Pescio a guidare un viaggio attraverso i volti che hanno segnato la storia dell’arte, da Leonardo a Warhol, da Vermeer a Frida Kahlo. Volti che non si limitano a essere ritratti, ma specchi della mente e dello sguardo di chi li osserva (Confindustria, ore 18,30).  
 
Il dibattito sull’attualità caratterizzerà anche la quinta giornata di festival. Fabio Deotto, con Come ne usciremo?, riflette sulle grandi trasformazioni globali e sulla necessità di un pensiero collettivo capace di affrontare il futuro dopo crisi e mutamenti climatici (Centro incontri, ore 14,30). Loretta Napoleoni, in Economia canaglia, svela i meccanismi nascosti del potere economico, mostrando come le dinamiche finanziarie influenzino la vita quotidiana di ciascuno (Centro incontri, ore 14,30). L’autore del saggio L’imperatore, Claudio Pagliara, ricostruisce la seconda presidenza di Donald Trump e le sue conseguenze sugli equilibri globali, in un mondo sempre più frammentato (Centro incontri, ore 16,30). Roberto Mania e Andrea Garnero affrontano La questione salariale, analizzando trent’anni di stagnazione dei redditi italiani e indicando le leve possibili per restituire equilibrio e giustizia sociale (Centro incontri, ore 16,30).
 
Alle 21,15 al Teatro Toselli, la chiusura della XXVII edizione del festival è affidata a Gek Tessaro, con Quadri di un’esposizione, una riscrittura visiva e musicale del capolavoro di Modest Musorgskij, dove immagini e suoni si fondono in una sinestesia di colori e ritmi, con le musiche dal vivo di Marco Pasetto e Thomas Sinigaglia. Un cerchio che si chiude in musica, celebrando la fantasia come linguaggio universale.
 
Bambini e ragazzi. Due gli appuntamenti pensati per i bambini dai tre anni in su: alle 10,30, al Teatro Toselli, Gek Tessaro attraverso una lavagna luminosa narra la storia di Pierino e il lupo. Più tardi, alle 18, al Centro incontri, il duo Pappa e Pero (Silvia Dallavalle e Andrea Roda) mette in scena una storia liberamente ispirata all’opera di Geoffroy de Pennart, Il lupo sentimentale. Per i lettori e le lettrici dai 6 anni in su, a partire dalla lettura del libro Leggi ancora Nanà, Marco Magnone accompagna i presenti in un viaggio alla scoperta della forza della fantasia (Centro incontri, ore 15). Un narratore e un musicista Gimmi Basilotta e Isacco Basilotta di Dispari Teatro, raccontano invece episodi dalla più famosa raccolta di fiabe arabe, quella della astuta Shahrazàd (Biblioteca 0-18, ore 18). Con la presentazione di Maddalena Vaglio Tanet del libro G come gatto, i protagonisti sono ritratti felini e versi graffianti (Biblioteca 0-18, ore 15, dai 7 anni). Emilia Fulgido, specializzata nello sviluppo sostenibile degli ambienti marini fragili, conduce i partecipanti negli abissi degli oceani (Rondò dei Talenti, ore 18, dagli 8 anni). Si rimane in ambito scientifico con Ops! 20 imprevisti che hanno cambiato l’evoluzione e la storia, scritto da Andrea Valente e Telmo Pievani (Centro incontri, ore 11, dai 9 anni).
 
Il programma, le prevendite  e tutti i dettagli sono disponibili sul sito scrittorincitta.it

15/11/25

Il sabato di Scrittorincittà 2025


Oggi, sabato 15 novembre, il weekend di scrittorincittà inizia al mattino con una chiacchierata all’aroma di caffè: Celestina Bialetti racconta Un sogno di polvere e acqua. Storia della famiglia che ha inventato la Moka (Open Baladin, ore 9,30).

Tra gli autori internazionali, sono attesi nel corso della giornata la statunitense Elizabeth George, il cui romanzo Assassinio in Cornovaglia vede nuovamente protagonista l’ispettore Thomas Lynley (Centro incontri, ore 14,30); Joanne Harris, autrice di Chocolat, da cui è tratto il noto film, e che a Cuneo presenta il prequel L’apprendista del cioccolato (Confindustria, ore 18,30); lo spagnolo Fernando Aramburu, già vincitore nel 2018 del Premio Strega Europeo, che in Italia ha recentemente vinto il riconoscimento per autori internazionali Premio Malaparte (Centro incontri, ore 16,30).

Molti incontri in programma sono dedicati alla Storia del nostro Paese: Gianluca Passarelli con La roccia di Ventotene rievoca la nascita del Manifesto che nel 1941 pose i fondamenti per l’Europa unita (Centro incontri, ore 11) e il discorso sull’antifascismo si amplia ulteriormente con Antonella Tarpino, che in Liberi e ribelli attraverso le voci di scrittori e testimoni – da Calvino a Fenoglio, da Gobetti a Viganò – e le immagini del cinema resistenziale, intreccia storia e memoria per interrogare il presente (Museo Casa Galimberti, ore 18). Si guarda alla Storia globale con Rivoluzione!, in cui Paolo Pagani riabilita la parola Rivoluzione e il suo concetto ideale e politico (Museo Casa Galimberti, ore 15), e si arriva a tempi più recenti con  Luca Steinmann, giornalista di guerra, autore di Vite al fronte. Donbass, Libano, Siria, Nagorno Karabakh: il grande intreccio delle guerre nelle storie di chi le ha vissute (Cinema Monviso, ore 16,30). Lo “storico da bar” Guido Damini presenta in anteprima il libro tratto dal noto podcast Cenni storici per fare lo splendido, che dà il nome anche alla sua rubrica di divulgazione nel programma di Andy e Mike su Radio Deejay (Open Baladin, ore 15). Spazio anche alla narrativa, con La stagione che non c'era di Elvira Mujčić, ambientato nel Bosnia orientale nel 1990, proprio nel cuore di un paese che sta per cambiare volto (Centro incontri, ore 14,30).

Alle 14,30 scrittorincittà ospita al Centro incontri Biblioteche in Festa 2025 in un incontro che vuole offrire uno sguardo al futuro, al territorio e al ruolo propulsivo delle biblioteche. Fabio Stassi, autore del libro Bebelplatz. La notte dei libri bruciati (Finalista al Premio Campiello 2025) dialoga con Marco Pautasso, Segretario Generale del Salone Internazionale del Libro di Torino. Nell’occasione, sarà presentato in anteprima assoluta il programma della quarta edizione della manifestazione, curata come sempre dall’associazione Le Terre dei Savoia e da Progetto Cantoregi, che si svolgerà dal 15 al 30 novembre in varie località delle province di Cuneo e di Torino e che coinvolgerà decine di Biblioteche del Piemonte.

Non mancano gli appuntamenti per approfondire l’attualità e le sfide poste dalla società contemporanea, a partire dalle relazioni umane. Maurizio Casiraghi e Telmo Pievani, due tra i più autorevoli scienziati e filosofi italiani, raccontano la cooperazione tra individui simili e le simbiosi tra specie diverse che hanno plasmato la storia della vita sulla Terra, proponendo così al contempo una riflessione sui rapporti umani (Centro incontri, ore 18,30). I dilemmi della finanza, tra Trump e la fine del capitalismo globale, vengono analizzati da Alessandro Volpi che punta l’attenzione sulle nuove forme di conflitto economico che ridisegnano il potere nel mondo (Cinema Monviso, ore 14,30). Federico Faloppa, con I morti degli altri, interroga il nostro sguardo selettivo partendo dalla domanda: perché non proviamo la stessa empatia per i morti che in qualche modo “non ci appartengono”?, analizzando così la distanza tra individui sempre più ampia nella contemporaneità (Auditorium Foro Boario, ore 14,30). Faloppa sarà al festival anche domenica, con una lezione che invita a riflettere su che cosa significhi davvero convivere in un mondo fatto di lingue, culture e identità diverse.  Mauro Magatti e Chiara Giaccardi, in Macchine celibi, indicano il rischio di regredire a un Io isolato, performante, privo di legami e incapace di riconoscere l’altro, proprio mentre le macchine intelligenti diventano sempre più simili all’umano (Centro incontri, ore 18,30). E a proposito di tecnologia, Antonio Rizzo, autore di Pensare con l’intelligenza artificiale, esplora il confine tra mente e macchina, invitando a percorrere il cerchio della ricerca, scoprendo che la vera innovazione nasce dal dialogo e dalla capacità di interrogarsi insieme (Centro incontri, ore 11). Con Immagina, Stefano Laffi riscopre l’immaginazione come antidoto alla rassegnazione e alla stagnazione di idee, partendo da un’analisi sociologica che mette i giovani al centro (Centro incontri, ore 16,30). Il saggio dialoga idealmente, all’interno del programma, con Qualcosa che brilla di Michela Marzano, in cui si narra il fragile mondo degli adolescenti accolti nel centro La Ginestra di Roma, dove disagio e paura trovano finalmente ascolto e dignità (Centro incontri, ore 11). Dalle sirene all’androgino moderno, Roberta Scorranese porta a Cuneo una lectio che racconta come l’arte e il mito abbiano celebrato la duplicità, la metamorfosi, la potenza di ciò che sfugge a ogni definizione stabile (Confindustria, ore 16,30). In La voce del padrone, Francesco Pacifico affronta in modo (auto)ironico e riflessivo, la necessità di ridefinire il maschile (CDT, ore 16,30). Le relazioni sono al centro anche di La mia personale idea di inferno, romanzo in cui l’esordiente Giulio Somazzi, con sarcasmo e critica sociale, racconta la Roma di oggi, attraverso le sue famiglie, i suoi riti, i segreti (Famù nel parco, ore 17);  e in L’infinito non basta di Saverio Simonelli, dove inseguendo la leggenda di Liszt, Herman Grimm si interroga su memorie, rapporti e occasioni mancate (CDT, ore 11).

A scrittorincittà si viaggia, sempre con i libri. Valeria Barbi conduce il pubblico attraverso gli ecosistemi, non dall’Ovest all’Est, ma dal Nord al Sud, quasi da un Polo all’altro, lungo il continente americano (Open Baladin, ore 11). Con il giramondo Massimo Cannoletta si va da Zanzibar all'Islanda, passando per l'Amazzonia, tra meridiani e paralleli, scirocchi e tramontane, incontri, incroci e inciampi (Centro incontri, ore 16,30). Per chi ama la montagna e vorrebbe saperne di più, l’incontro con Andrea Greci è l’ideale per vedere rivelata la complessità del paesaggio alpino - naturale, culturale e spirituale - intrecciando voci, storie, disegni e fotografie di quindici autori diversi (Auditorium Foro Boario, ore 16,30). Il legame con il proprio territorio emerge anche nel libro di Alessia Bertolotto (Dis)fare Impresa, che racconta la sua esperienza come imprenditrice in Piemonte, mostrando come innovazione e responsabilità ambientale possano convivere (Casa del Fiume, ore 18), e nella raccolta di racconti di Dario Ghibaudo, Violenze minime, in cui ogni storia nasce da un frammento reale – una frase, un incontro, un dettaglio – e si deforma in un viaggio narrativo sfuggente, dove il Piemonte diventa teatro di esperienze universali e intime (Famù nel parco, ore 15).

Coloro che sono affascinati dai retroscena del mondo editoriale, troveranno particolarmente interessante l’incontro tra Chiara Codecà e Serena Piazza sullo scouting, ovvero l’arte di scovare il prossimo best seller (Biblioteca civica, ore 11). Gli aspiranti scrittori non vorranno perdere l’appuntamento con Matteo B. Bianchi, che con Il romanzo che hai dentro. Guida personalissima alla scrittura autobiografica apre le porte della sua officina narrativa (Rondò dei Talenti, ore 15). Restando in tema, non senza una buona dose di ironia, Arnaldo Greco in E anche scrittore. Come ci siamo messi tutti a scrivere racconta un vero e proprio mutamento antropologico inventariando i pregi, i difetti, i tic, le nevrosi, le virtù di tutti noi, che siamo, ogni giorno, anche scrittori (Centro incontri, ore 18,30). Con Pronomi, Enrico Testa, poeta e linguista, rivendica il diritto alla contraddizione, all’ascolto e al libero gioco con le parole (CDT, ore 14,30).

In programma anche alcuni spettacoli pomeridiani: Meglio veri che perfetti è lo speech di Enrico Galiano a partire dal libro Quel posto che chiami casa, in cui esprime la convinzione che è quando assecondiamo le nostre vocazioni, anche se imperfette o non comprese, che si trova un senso autentico all’esistenza (Cinema Monviso, ore 18,30). Perdersi su un binario morto è un reading musicale che dà voce all’opera di Pier Vittorio Tondelli, con Iacopo ed Edoardo Taddia, insieme ad Arturo Zanaica (Open Baladin, ore 17,30). Segue doppio appuntamento con la poesia. Si inizia con Enrica Tesio e Amore ora dormi che ti devo parlare, un viaggio notturno attraverso i sussurri del suo libro Cose che ti dico mentre dormi (Auditorium Foro Boario, ore 18,30). Dopo sarà il momento Lorenzo Maragoni, campione mondiale di poetry slam: la sua “stand-up poetry” è un incrocio tra poesia e stand-up comedy, dove la parola incontra la vita e merita di essere applaudita.  

L’incontro serale alle 21,15 al Teatro Toselli, adatto a ogni età, è l’occasione per riunire tutta la famiglia intorno alla scoperta dello scienziato Albert Einstein. A partire dal suo libro Fuga dalla meraviglia. La geniale vita di Albert Einstein tra violini, bussole e calziniFederico Taddia dialoga con il cantautore Lorenzo Baglioni e l’astrofisica Silvia Piranomonte, offrendo un ritratto scapigliato e nuovo di questa figura di cui spesso si pensa di sapere già tutto.

 

Bambini e ragazzi. Per i più piccoli è in programma il laboratorio con Anna Pisapia, Da lontano un pallone è un puntino, ma da vicino, un puntino è un pallone, dedicato alla natura e agli animali (Biblioteca 0-18, ore 18, dai 3 anni). Chi ha inventato la coccinella? è lo spettacolo di teatro canzone che nasce dall’ultimo libro per l’infanzia di Pier Mario Giovannone. Sul palco, insieme all’autore, il figlio Agostino (voce narrante), la cantante e pianista Frida Bollani Magoni, il tastierista britannico Mark Glentworth e quattro piccoli attori (Auditorium Foro Borio, ore 11, dai 5 anni). Due gli appuntamenti per i bambini dai 7 anni in su: Chiara Morosinotto, biologa che con un team di ricerca ha studiato gli allocchi nei boschi della Finlandia, porta a scrittorincittà un appassionante libro divulgativo su questi rapaci (Casa del Fiume, ore 15). Giorgio Scaramuzzino, autore del libro Nasi rossi. La pace può iniziare da un sorriso, racconta l’incontro tra un clown e Sana, che ha dieci anni e vive nella Striscia di Gaza (Centro incontri, ore 18). Per i lettori e le lettrici dai 9 anni in su, Gianumberto Accinelli entomologo e scrittore, noto al grande pubblico come "il prof", racconta curiosità inaspettate e divertenti a partire dal suo 27 storie di animali strani (Centro incontri, ore 11), mentre alle 15, alla Biblioteca 0-18, l’incontro Artifici intelligenti si colloca sul confine tra scienza e attualità: Giacomo Spallacci Stenta, a partire dal suo manuale, propone esempi pratici, curiosità e attività divertenti per spiegare i meccanismi che fanno funzionare l’intelligenza artificiale e invita a riflettere su come utilizzarla. Matteo Saudino con il suo La Costituzione siamo noi propone ai ragazzi dagli 11 anni in su una riflessione semplice e appassionante su diritti e doveri (Centro incontri, ore 15). Spazio anche alla poesia con Chiara Carminati e Vittoria Facchini che presentano Oggi la parola è meraviglia: un libro da leggere ad alta voce e da ascoltare, con novanta testi che dialogano tra loro ponendo diversi quesiti a chi si approccia alla lettura (Rondò dei Talenti, ore 11, dagli 11 anni e per tutti). Insieme a Massimiliano Tappari, Carminati guiderà anche il laboratorio Rimani in forma, che unisce poesia e fotografia (Rondò dei Talenti, ore 18, dai 6 anni).

La XXVII edizione di scrittorincittà prosegue fino a domenica 16 novembre.

Il programma, le prevendite  e tutti i dettagli sono disponibili sul sito scrittorincitta.it

14/11/25

Il progetto “Goccia a Goccia – GAG” è entrato nel vivo, tredici le aziende cuneesi aderenti

Consegnate le diagnosi di consumo idrico alle imprese agroalimentari partecipanti: tra le fasi produttive più critiche, le operazioni di lavaggio attrezzature e locali, mancano anche sistemi puntuali di monitoraggio


Un momento della consegna delle diagnosi sul consumo idrico alle aziende aderenti al progetto "Goccia a Goccia - GAG" nei locali della Camera di Commercio di Alba

Si è conclusa nei giorni scorsi, con la consegna delle diagnosi di consumo idrico alle aziende aderenti, la prima fase del progetto comunitario Interreg Alcotra France-Italia “Goccia a Goccia – GAG” che intende accompagnare le imprese della filiera agroalimentare e ricettiva delle province di Cuneo e Imperia e del dipartimento delle Alpi Marittime a un utilizzo più razionale della risorsa idrica. Numerose e diversificate le attività principali delle imprese della provincia di Cuneo aderenti al progetto; tra loro troviamo, infatti, tre panifici, due birrifici, due aziende specializzate nella lavorazione della frutta e altrettante realtà impegnate nella produzione di dolci, oltre a un caseificio, un albergo, una gelateria e un salumificio. Si tratta di: Arte in farina (Beinette), Bio Fruit Service (Verzuolo), CMV (Villafalletto), De Lab Fermentazioni (Diano d’Alba), Gelapajo (Caraglio), Genola Latte (Genola), Giacosa Enrico (Alba), Golosità dal 1895 (Grinzane Cavour), Hotel Politano (Boves), La Manta Foods (Manta), Marino Felice (Cossano Belbo), Pasticcioni In.Bra.Nati (Bra) e Birrificio Trunasse (Centallo).

Le 13 imprese cuneesi che hanno intrapreso questo percorso sono state ricevute da tecnici e referenti dei partner del progetto GAG presso le sedi di Alba e di Cuneo della Camera di Commercio dove, nel corso di colloqui individuali, a ciascuna sono state illustrate le difficoltà in tema di utilizzo dell’acqua, gli interventi virtuosi già posti in essere e i possibili ambiti per migliorare concretamente la gestione aziendale. Questa fase si è sviluppata a partire da un questionario ideato nell’ambito del progetto per valutare l’impiego della risorsa idrica delle imprese agroalimentari selezionate.

Le diagnosi hanno consentito alle aziende di ottenere una fotografia della propria impronta idrica e di individuare le fasi del processo produttivo più idroesigenti, considerate quindi più critiche e prioritarie per interventi di efficientamento. Tra queste in particolare, le operazioni di lavaggio di attrezzature e locali rappresentano una delle principali voci di consumo idrico, configurandosi come una criticità trasversale a molte filiere e aziende. Un’ulteriore problematica condivisa riguarda l’assenza di sistemi di monitoraggio puntuale dei consumi idrici nelle varie fasi del processo produttivo. Dalle visite aziendali è emersa, tuttavia, una diffusa consapevolezza dell’importanza della risorsa idrica, tanto che alcune imprese hanno già adottato buone pratiche per il riuso delle acque e per una loro gestione più efficiente.

Si proseguirà adesso con la fase successiva, quella della formazione, articolata in quattro appuntamenti, online e in presenza, per rafforzare le conoscenze e le competenze delle imprese nella gestione efficiente dell’acqua. Il primo appuntamento formativo sarà online lunedì 24 novembre alle 14. Terminata questa parte, alcune imprese avvieranno cantieri pilota per testare soluzioni innovative e prenderanno parte a seminari di scambio transfrontaliero.

“Il progetto Goccia a Goccia è un’iniziativa strategica per accompagnare le imprese verso una gestione più consapevole e sostenibile della risorsa idrica, elemento sempre più cruciale per la competitività del settore agroalimentare – dichiara il presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Luca Crosetto -. Come ente camerale, siamo orgogliosi di contribuire attivamente a questo percorso, mettendo a disposizione competenze, strumenti e dati utili per supportare le aziende nel miglioramento dei propri processi. La risposta positiva delle imprese cuneesi conferma la crescente sensibilità verso questi temi e la volontà di investire in soluzioni innovative”.

“Goccia a Goccia è un progetto che ben rappresenta la direzione in cui deve andare la filiera agroalimentare: innovazione, conoscenza e collaborazione per una gestione più efficiente delle risorse naturali – spiega il presidente della Fondazione Agrion, partner del progetto GAG, Giacomo Ballari -. L’acqua è un elemento chiave per la produttività e la qualità, ma anche una risorsa che dobbiamo imparare a gestire con maggiore consapevolezza. L’attività di diagnosi sul consumo, realizzata presso le imprese, ha permesso di individuare con precisione i punti critici e le potenzialità di miglioramento nelle diverse filiere, fornendo strumenti concreti per orientare le scelte future. Come Fondazione Agrion, crediamo che la formazione e la sperimentazione che seguiranno saranno decisive per diffondere pratiche virtuose e soluzioni tecnologiche in grado di ridurre gli sprechi e aumentare la sostenibilità complessiva delle imprese”.

Il Venerdì di Scrittorincittà

 

Venerdì 14 novembre, terzo giorno della XXVII edizione di scrittorincittà, arrivano al festival i primi autori internazionali: il romeno Costica Bradatan racconta il filo che unisce attraverso i secoli figure come Socrate e Thomas More, Ipazia e Giordano Bruno, il monaco vietnamita Thích Quang Đúc e il filosofo ceco Jan Patočka, ognuno di loro disposto a morire per difendere le proprie idee (Centro incontri, ore 18,30). Sarà a Cuneo anche Judith Koelemeijer, che ha trasformato in un racconto biografico i suoi studi sulla storia di Esther "Etty" Hillesum, scrittrice olandese di fede ebraica uccisa ad Auschwitz, colmando così un vuoto durato più di ottant’anni (Centro incontri, ore 18,30).

La ricostruzione di una memoria avviene anche nell’incontro con Alessandra Giardini e Marco Scarponi, che presentano Profondo come una salita: il libro di immagini e racconti su Michele Scarponi (CDT, ore 18,30). L’incontro con Livia Pomodoro è un viaggio letterario che mette al centro le abbazie d’Italia e d’Europa intese come pietre miliari dello spirito che segnano lo spazio e il tempo, ora come allora (Centro incontri, ore 17). Diversi gli incontri dedicati alla scienza: Dario Bressanini racconta di diete più o meno fantasiose, spiegando quali siano le cose più importanti da sapere (Centro incontri, ore 17); Aureliano Stingi accompagna il pubblico in un viaggio tra scienza e quotidianità, proponendo un dialogo aperto su salute, abitudini e consapevolezza, dimostrando che la prevenzione non è un sacrificio, ma un atto di cura verso se stessi (NuoVO, ore 19); Antonella Fioravanti porta i presenti nel regno dell’invisibile, quello dei microbi: spesso visti come una minaccia, ma mentre alcuni sono pericolosi, altri proteggono la specie umana (Centro incontri, ore 17); Lorenzo Baravalle racconta le storie intorno all’esplosione della bomba atomica, concentrandosi sulle vite di scienziati che si sono trovati a decidere le sorti dell’umanità (Auditorium Foro Boario, ore 18,30). Con l’incontro La farmacia dei destini incrociati scienza e narrativa si intrecciano, grazie ad Andrea Vitali e al suo I rimedi del dottor Aiace Debouché, il quale nel retrobottega della sua farmacia compila bilanci e architetta cure miracolose, ma deve sempre fare i conti con i cerchi invisibili che legano desideri, vizi e sogni degli abitanti della sua città (Centro incontri, ore 18,30).

Le parole possono salvarci? È il quesito che anima Il loro grido è la mia voce, raccolta di trentadue poesie di autori palestinesi scritte a Gaza: non solo un lamento, ma un invito a vedere e un’esortazione a vivere e presentate a Cuneo da Mario Soldaini, curatore del volume (Museo Casa Galimberti, ore 18). È dedicato alle parole, stavolta quelle leggere e giocose, anche l’incontro con Massimo Roscia, che torna a scrittorincittà per presentare i volumi Errorario e Boomerario, dando vita a un divertentissimo spettacolo di burlesque verbale, giocando con errori grammaticali, dubbi, tormentoni linguistici, frasi fatte e malapropismi (Open Baladin, ore 18). Nello stesso pomeriggio, con la sua voce allegra e irriverente, Patrizia Sardo Marras ripercorre il viaggio di due ragazzi partiti da un negozio di stoffe nel centro di Alghero e arrivati sotto i riflettori delle passerelle di Parigi e New York grazie alla fedeltà alle radici unita a un’ardita visionarietà (Confindustria, ore 18,30).

Alle 18,30 al Circolo ‘l Caprissi avrà luogo la proclamazione dei vincitori della XXVII edizione del Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo, presieduta da Cristina Clerico. Interverranno i finalisti Marco Musazzi (Il tipografo di Vichy, Solferino), Angela Tognolini (L’inverno della lepre nera, Bompiani), Alessio Parmigiani (Stelle per pianeti, NNE) e prenderà parte alla premiazione anche Justin Morin (On n’est plus des gens normaux, Manufacture des livres), autore selezionato dal Festival du premier roman de Chambéry. Seguirà una degustazione di prodotti tipici, in collaborazione con Coldiretti Cuneo. Evento gratuito su prenotazione.

Alle 21,15 al Teatro Toselli, Viola Ardone racconta gli intrecci della vita con Tanta ancora Vita che vede protagonisti il piccolo Kostya, il quale compie un lungo viaggio dall’Ucraina all’Italia per ricongiungersi con la nonna, che è domestica presso una signora a Napoli. La musica dei Lucky Fella, tra atmosfere dell’est e il caldo del mediterraneo, accompagna le parole.

 

Bambini e ragazzi. Alla Biblioteca 0-18, a partire dalle 15 prende il via il Silent Book Party (11-18 anni), il format in cui in compagnia di altri lettori e lettrici si legge, insieme e in silenzio, per poi scambiarsi le impressioni legate a questo momento. Ingresso libero e senza prenotazione. Alle 18 due appuntamenti per bambini: al Centro incontri, con la pianista e compositrice Giovanna Pezzetta, un concerto di parole e musica da giocare tutti insieme con il corpo e con la voce (dai 3 anni); al Rondò dei Talenti Cerchiamo cani improbabili, Teo Benedetti e Davide Panizza (dai 6 anni). 

06/11/25

Assieme per la costruzione del Bene Comune


Lavori in corso e novità nel segno del bene comune, nel cuneese: nei giorni scorsi è stato presentato il Fondo Filantropico CDV&M Cuneo e nel mese di novembre con l’iniziativa “Assieme per la costruzione del Bene Comune” si assegnerà il Premio CDV&M per il Bene Comune - Civic Brand 2025, alla sua prima edizione.

Questo fondo filantropico è stato attivato nel maggio scorso dall’associazione professionale CDV&M Cuneo (Club Dirigenti Vendita e Marketing della provincia di Cuneo) nell’ambito di Fondazione Italia per il dono. Il lavoro ha visto impegnati i soci del gruppo e le persone coinvolte in un percorso innovativo, mirato a una nuova declinazione della responsabilità sociale e della presenza nella società, per valori che vanno oltre quelli puramente economici e si traducono in effetti positivi per la comunità.


Nei mesi scorsi, a garanzia della massima serietà dei progetti, hanno operato due comitati scientifici, uno per la definizione e la costituzione del fondo, l’altro per il premio a esso collegato. Del primo gruppo fanno parte Alessandro Abbà, Enrico Ciola, Emanuela Gallo, Alessandra Revelli e Giuseppe Tardivo; del secondo il presidente del CDV&M Cuneo Paolo Silvestro insieme a Debora Fino (Politecnico di Torino), Paolo Lobetti Bodoni (Ernst Young Italia), padre Natale Brescianini (Eremo di Monte Giove, Fano) e Giuseppe Tardivo (punto di riferimento cuneese per il mondo accademico ed economico).


“Il cammino di questi mesi - spiega Silvestro - è stato entusiasmante e arricchente, ci ha portati a conoscere persone splendide e impegnate su fronti davvero significativi, e si sono instaurati ottimi rapporti. L’idea è stata molto apprezzata, anche fuori dalla provincia di Cuneo, dove siamo stati i primi ad aver creato un fondo filantropico, con uno strumento aperto a tutti, per sostenere chi dimostra di operare per un impatto positivo sulla nostra società. L’appuntamento ‘Assieme per la costruzione del Bene Comune’ diventa un momento istituzionale con cadenza annuale e si è rivelato volano di un progetto sempre più grande. 

E tutto questo grazie al lavoro di alcuni nostri soci, ‘persone un passo avanti’, professionisti che sanno collaborare in modo proficuo anche al di fuori del loro lavoro e della vita d’impresa. Il gruppo opera e innova dal 1988, tanto che in occasione dei 35 anni ci siamo dati l’obiettivo di moltiplicare gli effetti della nostra presenza sociale con idee nuove, come ‘Assieme per la costruzione del Bene Comune’. 

Saranno due giornate di incontri e dialoghi dedicati a chi crede in un futuro fatto di valori, materiali e immateriali, per nuovi paradigmi che vadano oltre il solo profitto economico, per ricadute sociali positive, utilizzando il brand activism come azione concreta anziché mero strumento di marketing. Avremo realtà di primissimo piano nel panorama nazionale, sarà un’occasione per confrontarci con storie davvero uniche, che danno concretamente e profondamente il senso del ‘bene comune’.

L’appuntamento è quindi per il 20 e 21 novembre a Cuneo”.

Giovedì 20 alle ore 17:30 (Salone d’onore del Comune) intervengono, moderati da padre Natale Brescianini (Eremo di Monte Giove, Fano), Debora Fino (Politecnico di Torino), Nicola Corti (Allianz UMANA MENTE Foundation), Paolo Lobetti Bodoni (EY Italia), Roberto Olivi (Bmw Italia) e Kevin Giorgis (EFI – Ecosistema Formazione Italia) Italia).

Venerdì 21 novembre (ore 10:00, Salone d’onore del Comune) su “L’etica del Bene Comune” padre Brescianini dialoga con Paolo Iabichino (Scrittore Pubblicitario//Direttore Creativo//Fondatore Osservatorio Civic Brands con Ipsos); a seguire, la cerimonia di consegna del “Premio CDV&M per il Bene Comune – Civic Brand 2025”, per quello che è stato valutato come miglior progetto “per il bene comune” nel nostro Paese.

La partecipazione è libera e gratuita, fino a esaurimento posti (prenotazioni su Evenbrite).

L’iniziativa ha il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Comune di Cuneo, Diocesi di Cuneo-Fossano, oltre al riconoscimento dell’Osservatorio Civic Brands con IPSOS Italia.


 “ASSIEME PER LA COSTRUZIONE DEL BENE COMUNE”

Cuneo, 20 e 21 novembre 2025

Salone d’onore del Comune


Digit@lmente Piemonte - Digital Sherpa

 


La Fondazione WellFARE Impact - Ente del Terzo Settore ha vinto il bando nazionale “Dritti al Punto” grazie al suo progetto “Digit@lmente Piemonte - Digital Sherpa”. L’iniziativa, selezionata e sostenuta dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale in collaborazione con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, mira a rafforzare l’inclusione digitale sul territorio piemontese.

Questo risultato permetterà di potenziare in modo significativo l’offerta formativa della nostra già consolidata rete di 44 Punti Digitale Facile, nata nell’ambito della misura PNRR “Rete dei servizi di facilitazione digitale”.

Il progetto: “Digital Sherpa” in dettaglio

“Digit@lmente Piemonte - Digital Sherpa” mira a formare almeno 8.500 cittadini, con un’attenzione particolare alle fasce più vulnerabili come anziani, migranti, NEET e persone con bassa scolarizzazione. L’obiettivo è trasformare il supporto digitale da un aiuto su richiesta a un sistema di formazione strutturato e accessibile, capace di promuovere piena autonomia, consapevolezza critica e una vera cittadinanza digitale.

I corsi, articolati in 12 moduli da 3 ore ciascuno, affronteranno temi cruciali in linea con il framework europeo DigComp 2.2: si spazierà dall'alfabetizzazione su informazione e dati per imparare a riconoscere le fake news, alla sicurezza online per proteggersi da truffe e phishing; si includerà la creazione di contenuti digitali, con moduli sull’uso consapevole dell’Intelligenza Artificiale, e si approfondirà l’utilizzo dei principali servizi digitali della Pubblica Amministrazione (SPID, CIE, App IO, Fascicolo Sanitario Elettronico) e privati.


Una risposta strategica per il territorio

Questo successo conferma la validità dell' approccio, basato su una solida rete territoriale che coinvolge oltre 40 facilitatori e un ampio partenariato con enti di formazione, fondazioni, imprese e realtà del Terzo Settore.

Come sottolineato da Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale, “investire nelle competenze digitali significa investire nelle persone e nei territori, creando le condizioni per ridurre le disuguaglianze e rafforzare la coesione sociale”.


Il Fondo per la Repubblica Digitale: un’iniziativa per il futuro digitale del Paese

Il Fondo per la Repubblica Digitale è una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri), che si muove nell'ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR e dal PNC ed è alimentato da versamenti delle Fondazioni di origine bancaria, alle quali viene riconosciuto un credito di imposta. Il Fondo seleziona e sostiene progetti di formazione e inclusione digitale per diversi target della popolazione come NEET, donne, disoccupati e inattivi, lavoratori a rischio disoccupazione a causa dell'automazione, studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado, operatori dell'economia sociale, persone detenute e in condizioni di vulnerabilità. L'obiettivo è sperimentare progetti di formazione e inclusione digitale e replicare su scala più vasta quelli ritenuti più efficaci in modo tale da offrire le migliori pratiche al Governo affinché possa utilizzarle nella definizione di future politiche nazionali. 

Per maggiori informazioni fondorepubblicadigitale.it.

Verso un Piemonte più inclusivo

Siamo pronti a partire entro la fine del 2025 per contribuire a colmare il divario digitale in Italia e a costruire un futuro più equo e inclusivo per tutti i cittadini del Piemonte.

03/11/25

“Ma cosa dici? - Le parole della salute

 


Continuano gli appuntamenti di “Ma cosa dici?”, pensati dall'associazione cuneese FormicaLab Aps, nell’ambito del bando “Educare in Terrazza” finanziato della Fondazione CRC, con incontri gratuiti al Rondò dei Talenti dedicati a studenti, genitori, insegnanti, educatori e a tutti coloro interessati ad approfondire la potenza delle parole. Il prossimo sarà martedì 4 novembre, alle 17 nello Spazio Relazioni del Rondò dei Talenti, con il giornalista ed esperto in comunicazione sanitaria Salvo Anzaldi che indagherà sul tema "Le parole della salute sono in prognosi riservata. Medici, referti e media: a pazienti e lettori serve il traduttore”. Incontri liberi, preferibile l'iscrizione sul sito del Rondò dei Talenti dove sono prenotabili anche gli altri incontri del progetto previsti per l'11, il 17 e il 24 novembre.

 

Il focus

"Il tempo di comunicazione è tempo di cura". Lo dice anche una Legge (la numero 219 del 2017), ma non sempre medici e pazienti si capiscono, visto che i primi parlano la loro linguacce è diversa da quella dei secondi. E altrettanto spesso i media non aiutano, utilizzando formule e linguaggi che banalizzano le situazioni ingannando lettori e ascoltatori.

Per comprendere il referto di una semplice radiografia non ci basta conoscere l’italiano. Molti si sorprenderanno del fatto che il cavo orale e la bocca siano la stessa cosa. La cosiddetta “scrittura istituzionale” rende difficile la prenotazione di un semplice esame del sangue.

Allo stesso modo, nel racconto quotidiano dei nostri media, continuiamo a leggere che "oggi l'autopsia chiarirà le cause del decesso", quando è noto che per un referto autoptico attendibile servono settimane, se non mesi. Oppure apprendiamo del "paziente in prognosi riservata" come di una persona al confine tra la vita e la morte, mentre la formula indica solo l'impossibilità di una previsione certa sul suo decorso.

Eppure, proprio perché riguardano noi tutti, senza eccezioni, le parole della salute -  quelle dei medici e quelle dei media - dovrebbero essere chiare, semplici e precise. 

 

Salvo Anzaldi

Salvo Anzaldi, 56 anni, è un giornalista professionista torinese dalla lunga esperienza in testate nazionali e locali. Autore di diversi libri, nel 2005 si è aggiudicato il prestigioso “Premio Saint-Vincent” di giornalismo con un reportage sull’ultimo soggiorno valdostano di Papa Giovanni Paolo II.

Dal 2007 si dedica alla comunicazione istituzionale, soprattutto in ambito sanitario, con alta specializzazione nella gestione della comunicazione di crisi e lavorando per alcuni dei maggiori ospedali del Nord Ovest di Italia.

In ambito formativo, ha svolto docenze universitarie su temi di comunicazione e giornalismo ed è stato titolare di corsi di formazione riservati a giornalisti, editori, imprese pubbliche e private, scuole di ogni ordine e grado.