Parte
da Cuneo il monitoraggio sulla sicurezza urbana: nel capoluogo calano i
reati, cresce la collaborazione tra cittadini e istituzioni
Dati
incoraggianti: -50% le rapine, -28% i furti. Il Prefetto ha avviato la
verifica sulla sicurezza urbana; dopo Cuneo, il confronto si sposterà su
Bra e Alba
È
cominciato da Cuneo, con una lunga riunione del Comitato ordine e
sicurezza pubblica (COSP) che si è tenuta oggi in Prefettura, il
percorso di verifica sulla situazione della sicurezza urbana che il
Prefetto Mariano Savastano intende compiere in queste settimane. Dopo
Cuneo, una simile verifica avverrà a Bra e ad Alba. Alla riunione, come
di consueto, hanno partecipato il Questore Carmine Grassi, il Comandante
provinciale dei Carabinieri Colonnello Marco Piras, il nuovo Comandante
provinciale della Guardia di Finanza Andrea Alba, il Vice-commissario
della Polizia locale Diego Vallinotti, la Sindaca Patrizia Manassero,
insieme al Vice-sindaco Luca Serale e all’Assessore Andrea Girard.
La
riunione si è aperta con l’esame dei dati relativi all’andamento della
criminalità nei primi nove mesi di quest’anno che fa emergere un quadro
in miglioramento: le relazioni del Questore Carmine Grassi e del
Comandante dei Carabinieri Marco Piras mostrano infatti, rispetto ai
primi 9 mesi del 2024, numeri in calo in materia di reati (-17% in
totale): calano i furti (-28%), come anche le rapine (-50%), le truffe e
frodi informatiche (-28%), i danneggiamenti (-22%) e le violenze
sessuali (-50%). A restare stabili sono i reati legati a stupefacenti ed
estorsioni.
A
fronte del calo dei reati, le attività investigative hanno consentito
un aumento dell’individuazione e identificazione dei responsabili, molti
dei quali in stato di arresto o denunciati a piede libero. Il
miglioramento della situazione è emerso anche dalla relazione della
Polizia locale, che segnala una riduzione degli episodi di vandalismo,
rispetto ai quali tuttavia non cala l’attenzione.
Positive
le ricadute legate alla riqualificazione di alcuni spazi pubblici. Come
esempio è stato citato il Movicentro, restituito alla piena socialità
con l’apertura di un bar e con la presenza di numerosi servizi di
pubblica utilità. Efficace si sta rivelando l’implementazione delle
telecamere di video sorveglianza che oggi sono in totale 851 (per un
totale in termini di ottiche, pari a 1693), comprese le 113 telecamere
di lettura targhe. A questo si aggiungono gli strumenti amministrativi
adottati, che sostengono gli interventi di Polizia locale, e l’iter
avviato della modifica del Regolamento di Polizia urbana per includere
il tema della sicurezza urbana. Migliora anche il rapporto di
collaborazione con i cittadini. Preziosa la presenza dei presidi mobili o
distaccati delle Forze dell’ordine e della Polizia locale, e degli
agenti che svolgono un servizio di prossimità e così contribuiscono ad
assicurare controllo e vicinanza ai cittadini e ai commercianti. Si è
condivisa una valutazione positiva anche rispetto al rapporto di
collaborazione tra cittadini, Amministrazione e Forze dell’ordine: lo
dimostra l’aumento delle segnalazioni, indicatore di un atteggiamento di
partecipazione attiva, contributo che facilita l’individuazione delle
criticità e va nel senso di un modello di sicurezza urbana condivisa. A
questo proposito, il Prefetto ha espresso l’auspicio e l’appello
affinché “i cittadini possano rivolgersi ai Carabinieri di quartiere,
alla Stazione mobile dell’Arma e alla Sezione distaccata della Polizia
locale, per ogni necessità, segnalando o denunciando situazioni ritenute
anomale, irregolari o che comunque generano disagio personale e
sociale”.
Se
pure restano oggetto di particolare attenzione alcune zone, tra cui per
esempio la stazione ferroviaria, corso Giolitti, i parchi cittadini,
piazza Boves, largo Caraglio e alcune vie del centro storico,
l’obiettivo che è emerso dal tavolo del COSP è quello di consolidare i
risultati raggiunti nel campo della prevenzione, nella consapevolezza
del fatto che sono possibili margini di miglioramento. Sono state
condivise alcune piste concrete di lavoro, come per esempio,
l’intensificazione dell’illuminazione di alcuni spazi pubblici, la
verifica dell’adeguata copertura della videosorveglianza in luoghi
critici, la prosecuzione della complessa trattativa con RFI, affinché
vengano finalmente attuate le proposte relative all’edificio della
stazione, la pianificazione degli interventi possibili per piazza Boves.
Così
il Prefetto Mariano Savastano: “Ringrazio lo sforzo che le Forze
dell’ordine stanno compiendo per il controllo del territorio.
Continuiamo a lavorare per migliorare i risultati e consolidare un
rapporto di fiducia con i cittadini che si sta rafforzando. In questa
attenzione sta la strada per affrontare le criticità secondo il modello
di sicurezza integrata che vede lavorare fiano a fianco gli attori
pubblici e privati per migliorare la sicurezza, la vivibilità e la
coesione sociale. Continuare nel senso della collaborazione coordinata
tra Stato, Forze dell'ordine, Amministrazione, cittadini, commercianti
potrà generare più sicurezza. In questo senso, è necessario che anche i
titolari di servizi commerciali adottino le adeguate misure di
prevenzione e protezione, come telecamere e sistemi di allarme. Alla
luce del Protocollo di intesa tra Prefettura e Confcommercio e
Confartigianato, sottoscritto nel giugno 2024, con opportuni incontri,
lavoreremo per affrontare questi aspetti. Da parte mia, in forza delle
responsabilità e dell’incarico affidatomi, è fermo l’impegno per fare il
possibile a beneficio della sicurezza urbana”.
Anche
dalla Sindaca Patrizia Manassero parole di ringraziamento per il lavoro
compiuto dalle Forze dell’Ordine sul territorio e al Prefetto Mariano
Savastano per l’iniziativa della riunione odierna di verifica: “I dati
che abbiamo ascoltato al tavolo sono incoraggianti, anche se sappiamo
che ci sono situazioni che di per sé non sono reati, ma che generano
insicurezza nei cittadini. Abbiamo portato da parte nostra i passi
compiuti in tanti ambiti, abbiamo riferito di segnalazioni e fenomeni
che osserviamo, sull’altipiano come nelle Frazioni, dove il tema si
sposta sulla sicurezza stradale. Sentiamo la preoccupazione di una
percezione che non è in linea con i dati e ci parla di insicurezza:
siamo tutti chiamati ad assumerla e la assumiamo, senza smettere di
lavorare per risolvere problematiche che in alcuni casi sono
estremamente complesse. Siamo convinti che il modello di sicurezza
integrata, illustrata dal Prefetto, possa funzionare molto bene, perché
contribuisce a promuovere e garantire ai cittadini il vivere in
condizioni di sicurezza, richiedendo il contributo dei tanti attori in
campo, ciascuno, secondo le proprie competenze e responsabilità”.