Sabato
1 e domenica 2 ottobre un itinerario guidatonella “città che non
ti aspetti”, tra gotico e neogotico
Si
svolge nel capoluogo provinciale l'ultimo appuntamento di
valorizzazione e di visita gratuita alla scoperta delle maggiori
espressioni del Neogotico cuneese.
Il
lungo calendario iniziato a maggio, che ha portato il pubblico alla
scoperta di questo affascinante genere artistico e culturale
attraverso alcune delle architetture più rappresentative presenti
sul territorio, termina a Cuneo, con una proposta nuova e una
chiusura in grande stile.
L’appuntamento
è per sabato
1 e domenica 2 ottobre:
in ciascuna giornata una guida turistica abilitata condurrà i
visitatori in un insolito giro della città con partenza dalla chiesa
del Sacro Cuore di Gesù, notevole espressione dello stile neogotico
che emerge inconfondibilmente nella facciata e nel campanile.
Il
tour proporrà poi un percorso nel rinnovato centro storico
attraverso un fil rouge assolutamente inedito: dalle
testimonianze gotiche riemerse
a seguito dei recenti lavori di restauro di Via Roma
al revival medievale ottocentesco
rappresentato ad esempio dal palazzo sede delle Acli e dal campanile
della Chiesa di San Sebastiano.
La
passeggiata si concluderà nei pressi del Complesso Monumentale di
San Francesco, altra testimonianza gotica in città, nella quale sarà
possibile visitare gratuitamente la mostra “Artieri fantastici.
Capolavori d'artedesign”, a sua volta parte integrante del progetto
Il cuNeo gotico.
La
partecipazione è gratuita ma è necessaria la prenotazione,
che si potrà effettuare attraverso il sito internet del progetto Il
cuNeo gotico www.ilcuneogotico.it
o direttamente tramite la piattaforma Eventbrite raggiungibile a
questo indirizzo http://cuneogotico-cuneo.eventbrite.it
Il
ritrovo è previsto alle ore 15
di ciascun giorno davanti alla chiesa del Sacro Cuore di Gesù, in
corso Nizza 29.
Info
e accoglienza a cura di Kalatà: info@kalata.it;
0174.330976; 366.2100300.
Per
saperne di più sulla visita
La
chiesa del Sacro Cuore di Gesù
La
costruzione dell'edificio iniziò nel 1892 su progetto
dell'architetto Carlo Ponzo e terminò nel 1895, e il 20 ottobre del
medesimo anno la chiesa fu consacrata. Il campanile venne innalzato
nel 1902 e la facciata, rimasta incompiuta, venne realizzata nel 1925
in stile neogotico. Tra il 2003 e il 2004, nell'ambito di
un'importante campagna di restauro della chiesa, è stato realizzato
il nuovo presbiterio con arredi di gusto moderno.
La
facciata è a salienti, in stile neomedioevale. Essa è decorata con
elementi prevalentemente neogotici, come le tre bifore che
sostituiscono il rosone, l'apparato scultoreo, e con altri di
derivazione romanica, come il protiro, caratterizzato da un loggiato
tripartito posto alla sua sommità.
Internamente,
la chiesa è in stile neoromanico, con struttura a tre navate e
abside con deambulatorio, senza transetto. La navata centrale, che
come le due laterali è coperta con volta a crociera, si articola in
quattro campate, delle quali l'ultima accoglie il presbiterio;
quest'ultimo è stato realizzato in stile moderno nel 2003-2004 su
progetto di Paolo Mellano e Flavio Bruna, con arredi in marmo di
Carrara. Il precedente altare maggiore neoromanico è stato
posizionato al centro del deambulatorio, destinato alla custodia
eucaristica.
Sulla
cantoria in controfacciata si trova l'organo a canne, costruito nel
1897 da Carlo Vegezzi-Bossi e radicalmente restaurato e modificato
dalla ditta Brondino-Vegezzi-Bossi nel 2011. A trasmissione mista,
dispone di 51 registri su quattro manuali e pedale, per un totale di
circa 3600 canne. Ha due consolle, una a finestra in cantoria e una
mobile indipendente nell'aula.
Il
gotico in via Roma
Saranno
oggetto di visita Casa Dalbesio, Casa Ventre, Casa Silvestro, Palazzo
Barberi di Branzola e Casa Basso con facciate caratterizzate da
tipiche decorazioni medievali e gli antichi portici.
La
chiesa di San Sebastiano
Costruita
a fine Quattrocento e dedicata a San Sebastiano, poi interamente
riedificata a partire dal 1595. Nel corso dell’Ottocento furono
completamente rifatte in forme neoclassiche la navata e poi la
facciata cui si accostò l’aguzzo campanile, eretto in forme
neomedievali su disegno dell’ingegner Carlo Ponzo nel 1897.
A
partire dal 2000, l’intero isolato che circonda la chiesa di San
Sebastiano è stato sottoposto ad un intensivo lavoro di restauro che
ha portato, nel settembre del 2012, all’apertura del Museo
Diocesano.